Libro 1, Capitolo 1: Un bambino per Mr Tibbles

Un bambino per Mr TibblesLiberamente ispirato a Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo Uno: Il bambino che è sopravvissuto

I Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di affermare di essere babbani perfettamente normali, anche se la Signora Arabella Figg, loro vicina di casa, non avrebbe mai scommesso una scatola di cibo per gatti sulla loro presunta normalità.
La scarsa propensione a scommettere leccornie per felini della Signora Figg, era sicuramente una nota lieta e fortunata per il suo fedele gatto Mr Tibbles.
Arabella e il suo micio abitavano vicino ai Dursley, in una via chiamata Wisteria Walk.
Mentre Arabella era una adorabile Maganò, commerciante di gatti, Kneazle e dei loro incroci di razza, il suo gatto era orgoglioso di affermare di essere un incrocio tra un gatto e uno Kneazle perfettamente normale, ammesso che fare affermazioni, per un gatto, fosse normale.

Nelle notti d'estate, Mr Tibbles amava salire in soffitta per guadagnarsi un posto vicino la finestrella che si apriva su Privet Drive, dove si poteva ammirare il cielo stellato e curiosare all'interno della casa dei Dursley, grazie al potente Omniocolo della padrona, donatogli da Silente in persona.
Secondo lui, osservare "le gesta" dei Dursley nel loro focolare domestico, era come andare al famoso teatro di Londra, il Royal Albert Hall, e godersi un grande spettacolo, pigrando comodamente nel Palco Reale.
"Altro che Shakespeare! E' una vera stella del palcoscenico quel Vernon, il migliore della sua Compagnia! Peccato che la mia padrona non gli abbia mai chiesto un autografo!" miagolava Mr Tibbles fra sé e sé.

Ricordava di aver sviluppato la passione per la drammaturgia in tenera età, al compimento del suo undicesimo mese di vita, quando aveva ricevuto la lettera di convocazione per la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Era stato assegnato, di diritto, ad una casa di cui si negava addirittura l'esistenza, la quinta Casa di un misterioso Fondatore, il mago  Stregatto Violafucsia: il Cappello Parlante, come ormai noto, si rifiutava di smistare studenti di natura felina, in quanto fortemente allergico al loro pelo.
Al posto di una bacchetta magica, tali studenti possedevano un collare magico, creato ovviamente da Olivander, nella massima riservatezza, e quello di Mr Tibbles era di pelle di drago Vipertooth, borchie in oro elfico e nucleo di corda di cuore di drago.
Ancora giovane studente entrò a far parte del coro di Hogwarts, lanciandosi in notevoli duetti lirici con la Signora Grassa, e mettendo in scena un'opera dal titolo "All'alba vincerò e al tramonto miagolerò", una strana rivisitazione, in chiave felina, di un'opera italiana babbana di un certo Giacomo Puccini, di cui non si ricordava mai il titolo.
Fu anche molto bravo come attore delle fiabe di Beda il Bardo, attività che gli fece guadagnare un encomio solenne della scuola al valore artistico.
Mancò, però, la promozione a Prefetto, perché si rifiutò di obbedire ad una professoressa che gli aveva chiesto di trasfigurarsi in un cane, precisamente in un dobermann, trasfigurandosi invece in una puzzola americana ovvero la temutissima moffetta.
Purtroppo, la trasfigurazione canina era oltre le sue possibilità, ma questo era un vero e proprio limite connaturale a tutti gli studenti della quinta casa.
A parte ciò, Mr Tibbles conquistò il proprio M.A.G.O. e venne inserito a pieno merito, in qualità di agente felino scelto, nel segretissimo "Ordine Magico di Gattaca" alle dirette dipendenze del Preside di Hogwarts.
Era una fresca mattina di fine di ottobre, quando il Signor Vernon uscì di casa per recarsi a lavorare, apparentemente infastidito da una gatta soriana, con strani segni di occhiali attorno agli occhi, e seduta così compostamente, vicino al cartello indicante "Privet Drive", da sembrare quasi una statua.
Fu proprio in quel momento che un enorme gufo, virando stretto nei cieli di Little Whinging, tentò un atterraggio di fortuna sul davanzale della soffitta di Arabella Figg.
Con uno scatto degno di un campione del Torneo Tre Maghi, Mr Tibbles spalancò appena in tempo la finestrella, e il grosso rapace riuscì a contenere i danni finendo la propria corsa addosso alla montagna di panni che la stessa Arabella doveva ancora finire di stirare.
Il gufo portava con sè un messaggio segreto e urgente, da parte del Direttore della quinta Casa Violafucsia, nonchè Direttore esecutivo dell'Ordine magico di Gattaca, il Professor Pietra Stregatto!

Senza perdere un secondo, Mr Tibbles, passato sotto il becco del gufo una invitante ciotola di croccantini al salmone, aprì la lettera e lesse attentamente il contenuto:

"Dall'Ordine Magico di Gattaca: Codice Minerva attivato.
Stanotte la Salsiccia Tonante colpirà in Privet Drive numero 4, prestare assistenza al nuovo arrivato. Buona e Miagolante Fortuna agente speciale Elio!
Il seguente e miagolante comunicato si autodistruggerà entro un minuto dalla sua apertura".

Non c'era dubbio che il messaggio provenisse da Pietra Stregatto!
Solo lui poteva scegliere, per suoi migliori agenti, i nomi dei gas nobili scoperti dai babbani e inseriti in quella che chiamavano "tavola periodica degli elementi".
Durante una lezione di specializzazione in Pozioni feline, ad Hogwarts, lo stesso professore felino osò ignobilmente dichiarare: «Miao, i babbani li chiamano gas nobili per il fatto che essi evitano di reagire con gli elementi chimici comuni, esibendo un atteggiamento attribuito comunemente alla nobiltà! Vengono anche chiamati gas inerti, perchè amano pigrare nella loro cuccia!».
A tale affermazione, si era sollevato un leggero brusio di contestazione nella classe, ma nessuno degli studenti era così insano di mente da lasciarsi sfuggire un commento critico, specialmente con uno Stregatto zampettante sulla cattedra che si stava limando gli artigli.

"Codice Minerva?" pensò Mr Tibbles, "....ma allora quella gatta soriana che osservava Vernon stamattina era.....ma certo! Devo mettermi in contatto con lei, miao!".
Salutò il Gufo che stava assaporando gli ultimi croccantini e scese velocemente le scale, per sgattaiolare dalla porta gattaia in Privet Drive.
Cosa volesse dire però, "prestare assistenza al nuovo arrivato", per Mr Tibbles era ancora un mistero.

Appena due ore prima dell'arrivo del messaggio, ad Hogwarts, si era tenuta una breve ma concitata riunione nell'ufficio del Preside.
«Mio caro Hagrid, allora siamo d'accordo. Ricordi cosa devi fare, vero?» disse Silente mentre accarezzava il becco di Fanny, la sua fedele fenice.
«Ma certo Preside, signore, ci vado subito io a Godric's Hollow, a casa dei Potter, prendo Harry, e poi ce lo porterò questa sera, in Privet Drive numero 6» rispose Hagrid tamponandosi gli occhi umidi di lacrime con un fazzoletto grande quanto una comune tovaglia.
«Privet Drive numero quattro, Hagrid! Quattro!!!» tuonò il Professor Dippet da un quadro appeso alla parete.
Da un'altra cornice di fianco, l'immagine mobile del professor Black  aggiunse con velato sarcasmo: «Non sarebbe meglio mandare il professor Severus Piton della mia casa? Capisco che il figlio di James Potter in braccio a lui potrebbe essere una voce fuori dal coro, ma penso che l'importanza del compito esiga un mago all'altezza».
Albus Silente lanciò un'occhiata inespressiva a Phineas Nigellus, ex Preside di Serpeverde della casata dei Black, poi rispose in modo pacato: «Phineas, sai benissimo che Harry Potter è anche il figlio di Lily Evans e conosco bene l'abilità di Severus quanto te, ma per questa volta, Hagrid andrà benissimo».
«Bene, Signore, allora prendo la moto di Sirius e parto per Godric's Hollow!» propose Hagrid, dopo un lunghissimo e imbarazzante attimo di silenzio.
La porta dell'ufficio si richiuse dietro la grossa mole di Hagrid e il Preside di Hogwarts sprofondò nella sua sedia, con la testa tra le mani: sembrava avere cento anni di più, pareva sopportare sulle spalle il peso di un Ironbelly Ucraino, il più grosso tra i draghi.
«Albus non puoi prevedere sempre tutto, nessuno avrebbe potuto. A divinazione, poi, eri una frana!» sbottò Phineas Nigellus un attimo dopo senza ritegno.
Armando Dippet, ex Preside dei Grifondoro, gridò: «Ha ragione Phinneas! Lo sai che non è colpa tua! Il custode segreto non è facile da scegliere, e poi,....e poi chi meglio dei Potter poteva decidere la sua nomina? Si sono affidati a...».
«Grazie, grazie di cuore a tutti, ma adesso devo proprio andare!», esclamò all'improvviso Silente alzandosi in piedi e dirigendosi verso la scala dei gargoyle, «Sapete.....è tutto il giorno che cerco Minerva, devo comunicarle la notizia di Voldemort e...dei Potter».

Camminava silenzioso nel cortile del castello, quando ad un tratto, alle sue spalle, udì un rumore familiare, quasi come quello di un chicco di popcorn che scoppia sul fuoco, "Puff"! E ricordò i bei momenti passati con Ariana, sua sorella, mentre mangiavano l'ottimo popcorn della loro madre Kendra.
Silente si voltò, per la prima volta in quel giorno si permise un breve sorriso, e sussurrò: «Miagoloso buongiorno Pietra Stregatto, come sei mattiniero oggi! Hai già terminato la salutare pigrata notturna?»
Di fronte al Preside era apparso uno stregatto che stava sfoggiando un elegante e reverenziale inchino: si trattava proprio del Direttore della quinta casa segreta del Fondatore Stregatto Violafucsia.
«Miao Signore, non ho potuto permettermi di pigrare, come esige la mia specie, questa notte! L'agente Radon ha corso un grave rischio nella casa dei Potter; la sua relazione è quanto di più prezioso abbiamo, quale miagolosa testimonianza che Lei-Sa-Chi è letteralmente esploso nel momento in cui ha lanciato l'Avada Kedavra al neonato!» miagolò Pietra Stregatto tutto impettito.
Il preside guardò con sospetto Pietra e rispose: «Radon? Non mi dire che era il gatto in fuga dalla casa dei Potter! Severus mi ha detto di aver visto una macchia grigia lanciarsi da una finestra del secondo piano, come un missile che lascia una scia nel buio della notte, proprio quando una parte della casa è crollata».
Pietra assunse un'aria leggermente indignata e piegò la testa per grattarsi un orecchio, poi miagolò: «Ritirata strategica, signore! Strategia felina! In realtà, è tornato indietro, passando per la porta di casa già aperta, e dopo aver zampettato per le scale, ha visto il momento esatto in cui la maledizione è rimbalzata addosso a Lei-Sa-Chi. In questa ampolla c'è il ricordo dell'agente Radon di questa notte, per quando lei desidererà vederlo nel pensatoio!» rispose Pietra riponendo nelle mani del Preside un contenitore di cristallo.
Silente guardò con vivo interesse il filo argenteo che si contorceva nell'ampolla e replicò: «Un ottimo lavoro! Un encomio solenne per Radon e la quinta Casa. Ma, perdona la mia curiosità...perché sarei una salsiccia tonante in codice?».
Pietra strabuzzò gli occhi, facendo di tutto per non apparire offeso, e poi dopo qualche breve soffiata, miagolò: "Il Preside di Hogwarts è la nostra Suprema Autorità! Solo una salsiccia tonante, nel codice felino, può rappresentare compiutamente il suo alto rango e la sua importanza!».
Silente si mise una mano sulla fronte, facendo di tutto per apparire mortificato, e strizzando un occhio ammise: «Scusami Pietra, non avevo compreso l'onore che mi hai reso... sono accadute troppe cose stanotte e sai che il prezzo pagato per la caduta di Voldemort è stato molto alto... un giorno mi racconterei del tuo incidente leggendario del molliccio con lo studente Tom Riddle, davanti ad una burrobirra e... una succulenta salsiccia!».
«Al suo servizio Preside, procederò come da ordini ricevuti! Messaggio all'agente Elio inviato! Buon viaggio signore!» rispose Pietra esibendo un miagolante inchino.
E poi, ancora quel buffo rumore...Puff!
Come era apparso, Pietra Stregatto scomparve in una misteriosa nuvoletta violafucsia: Solo agli elfi domestici e agli agenti dell'Ordine di Gattaca era concesso il potere di materializzarsi e smaterializzarsi all'interno delle mura di Hogwarts
"Come vorrei dormire quanto uno Stregatto, perdendomi nei miei sogni! Ma non si può vivere per sempre nei sogni" pensò Albus Silente volgendo lo sguardo verso la foresta proibita.
Si girò, osservò per un attimo la Torre di Astronomia, dove una coppia di ippogrifi volava in cerchio, rincorrendosi tra le nuvole. Li immaginava felici, come lo erano stati James e Lily.
Silente chiuse gli occhi e due lacrime colme di tristezza solcarono le guance incavate, attraversando la barba bianca.
Infine, prese la sua decisione: sarebbe partito verso sera. Se conosceva bene la Professoressa, sapeva in cuor suo che, dovunque fosse, avrebbe capito il motivo del suo ritardo.
La tentazione di utilizzare subito il Pensatoio aveva vinto sopra ogni altra priorità: dentro di lui qualcosa stava gridando che, nonostante tutto, non era ancora finita.
Nel frattempo, Mr Tibbles stava zampettando silenziosamente nella siepe dei Dursley, avvicinandosi al sospetto gatto soriano, o gatta! Per essere un felino, era talmente rigido che chiunque avrebbe potuto scambiarlo per un giocattolo di Dudley, il figlio di Vernon e Petunia.
Giunto alle sue spalle controvento, per nascondere il suo odore, Mr Tibbles pensò che non era bello far venire un infarto alla sua vecchia insegnante, anche se era stata proprio la Professoressa Minerva McGranitt a negargli il distintivo da prefetto.
Mr Tibbles decise di miagolare delicatamente e il gatto soriano si voltò sorpreso a guardarlo, poi assunse la posizione precedente, senza neanche proferire un miagolio.
"Oggi non è giornata!" pensò il gatto di Arabella e sparì nel folto della siepe, di fianco al capanno degli attrezzi, in attesa che gli eventi successivi gli suggerissero la linea di azione appropriata.

Era ormai trascorsa l'ora di cena. Mr Tibbles si fece vivo con Arabella, miagolando per la sua ciotola di croccantini, ma soprattutto per non farla stare in pensiero, poi era ritornato di corsa nel suo nascondiglio, sotto la siepe del giardino dei Dursley.
Non aveva mai visto Vernon così da vicino, ma non si lasciò distrarre dal pensiero di chiedergli un autografo, e continuò a vigilare sulle eventuali mosse della Professoressa McGranitt.
Proprio in quell'istante, una simpatica gatta babbana di nome Nancy, con cui Mr Tibbles aveva molta confidenza, si avvicinò facendogli le fuse.
«Nancy ti prego, non stasera! O finirò per punizione dentro un armadio con un molliccio!» miagolò Mr Tibbles, cercando di non offendere l'amor proprio della sua amica.
Nancy si limitò a sedersi di fianco a lui e sussurrando rispose: «Mi hai spiegato cosa sono i mollicci, caro Tiby, ma avevi giurato di raccontarmi, per il mio compleanno, la leggenda dell'incidente del Molliccio tra quello studente prepotente e il tuo amico Pietra Stregatto! E oggi, indovina un po'? E' il mio compleano!!!».
"Maledizione!!! Mi sono scordato del compleanno di Nancy! Credo di avere il tempo per... ma non è una leggenda!" pensò Mr Tibbles, arrabbiato con sè stesso per le sue gravi dimenticanze.
Dopo essersi scusato ed aver presentato i suoi migliori auguri a Nancy, iniziò così a raccontare la sua storia!

Era una piovosa e sonnolenta giornata di fine novembre ad Hogwarts.
Gli studenti del terzo anno si stavano preparando per una lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, e tra questi c'era anche Tom Riddle.
Proprio quel giorno, si era ammalato il professore, ma il giovane supplente, appena chiamato al castello, aveva dato disposizione di portare un armadio con un Molliccio in aula dalla sala trofei.
Tuttavia, il custode incaricato sbagliò armadio, e fece recapitare agli studenti un armadio del terzo piano, precisamente quello dove Pietra Stregatto si stava nascondendo per fare la sua amata pigrata pomeridiana.
Purtroppo l'insegnante non era ancora arrivato in aula, e si vociferava che fosse stato mangiato da un mostro uscito dalla leggendaria Camera dei Segreti. In realtà, il supplente si era semplicemente perso nel castello, grazie al trucchetto delle scale a cui "piace cambiare".
Invece, gli studenti erano stanchi e indecisi sul da farsi, dovendo fronteggiare un armadio dal quale provenivano misteriose ronfate.
Trascorsi quindici minuti, Tom Riddle, oltrepassando la fila, decise per tutti!
Tom e il suo folto gruppo di Serpeverde si avvicinarono all'armadio e dopo averlo sbatacchiato a destra e a sinistra, oltre che avanti e indietro, allo scopo di far arrabbiare ancora di più il Molliccio, lo aprirono!
Per Tom Riddle iniziò l'attesa, in guardia e pronto a lanciare il suo potentissimo incantesimo "Riddikulus".
Dal buio dell'armadio, si accesero due occhi gialli fosforescenti, particolarmente venati, si sentì una breve ringhiata simile alle soffiate di un felino, poi, lentamente, uno stregatto sbadigliante a strisce violafucsia avanzò pigramente fuori del mobile, ancora mezzo stordito e addormentato.
«La più grande paura di Tom Riddle è uno Stregatto? Ma come può essere? Mi prendo subito un bel gatto! Ahahahah!!!» sbraitò Bruce Corby, prefetto di Grifondoro, in fila per esercitarsi.
Un Corvonero, Richard Wellington, che non ne poteva più dalle risate, tentò di aggiungere: «Ma...ahahahahah!!! Un gatto mezzo spelacchiato, il terrore dei sogni di Riddle!!! Muahahahaahh!!!».
«Questa la devo raccontare! La devo proprio raccontare! Datemi un gufo! Presto, datemi un gufo!!! Ahahahahahah!!!» lacrimò Melany Weng, una Tassorosso in preda ad un attacco isterico di risate.
Ma Tom Riddle non ascoltava le voci dietro di sè, guardò malignamente quello che credeva un molliccio di forma felina, anche se lui era il primo a non comprendere come potesse avere paura di uno stregatto, poi prese la mira con la sua bacchetta e pronunciò l'incantesimo: «Riddikulus!».
«Miao? Ridicolo a chi?» miagolò risentito Pietra Stregatto tentando di riprendersi dal torpore del dormiveglia.
Poi lo Stregatto, credendo ancora di sognare dei rapinatori di salsicce che lo inseguivano nel buio della Foresta Proibita, balzò sulla testa di Tom Riddle, graffiando a più non posso la faccia del mago, per poi sgattaiolare soddisfatto verso i corridoi del castello ad una velocità mai vista, superando addirittura Pix.
L'incidente del Molliccio costò a Tom Riddle dieci giorni di infermeria, al custode un mese di stipendio e al professore ritardatario il licenziamento in tronco.
Il giorno dopo, in Sala Grande, il Preside Armando Dippet, dichiarò: «Anche se durante le lezioni di creature fantastiche non vi viene insegnato, ricordatevelo: mai svegliare uno stregatto di soprassalto dalla sua pigrata! Gli dovete prima strofinare un dito sopra l'orecchio destro e tirare delicatamente un baffetto sinistro verso l'alto. Che sia di lezione per tutti!».
Intanto, Tom Riddle, dal letto dell'infermeria gridava giurando atroce vendetta verso quel malefico gattaccio dispettoso, ma non riuscì mai ad attuarla, dal momento che nessuno, nemmeno lui, poteva battere Pietra Stregatto quando si trattava di compiere ritirate strategiche e sgattaiolare via!
Con il trascorrere del tempo, Tom Riddle sembrò dimenticarsi di tutto, diventò Caposcuola, prese il suo M.A.G.O. con il massimo dei voti, e lasciò la scuola per lavorare da Magie Sinister.
L'ascesa di Voldemort era appena cominciata, e forse, Melany Weng, Richard Wellington e Bruce Corby avrebbero dovuto riflettere di più quel giorno; forse avrebbero fatto meglio a non ridere di Tom Riddle.
Era quasi scoccata la mezzanotte in Privet Drive numero quattro. Petunia si addormentò subito, ma Mr Tibbles notò che Vernon era molto più agitato della moglie, anche se la stanchezza lo accompagnò poco dopo nel regno dei pigranti.
«Hai sempre ragione Tiby! Lo spettacolo teatrale di stasera è stato veramente avvincente! Hai notato con quale passione Dudley ha scaraventato la bignè con la panna in faccia a Vernon, durante la cena! E con quale precisione, naso in pieno! E lui, da grande uomo navigato, non si è neanche scomposto, appena un piccolo rimprovero, che attore nato! Come vorrei un suo autografo Tiby!» mormorò Nancy strusciandosi a Mr Tibbles.
L'agente Elio rabbrividiva a sentirsi chiamare Tiby dalla sua Nancy, ed orgogliosamente miagolò: «Vero! Li ho scoperti io, sai? Arabella Figg non sembra comprendere l'arte della commedia! Anzi, Arabella sostiene, addirittura, che tutto quello che va in scena in quella casa, non sono prove di teatro, ma la vera e cruda realtà! Ma ti pare possibile una cosa del genere!!! Un autografo dici? Forse un giorno riuscirò ad averlo e te lo regalerò con tutto il mio cuore! Sono sicuro che prima o poi...».

In quell'istante, una figura apparve dal nulla all'angolo della strada che la Professoressa McGranitt, trasfigurata in gatto soriano, stava controllando.
Finalmente Albus Silente era arrivato e si avvicinò silenziosamente alla casa dei Dursley.
Dopo aver azionato il suo Spegnino verso i lampioni, per rendere la strada ancora più buia, si mise a sedere sul muretto, accanto alla sua amica Minerva.
Ripresosi dalla stanchezza della giornata e del viaggio, Silente decise di scoprire le carte, e disse: «Che combinazione! Anche lei qui, Professoressa McGranitt?».
Si voltò con un sorriso verso il soriano, ma questo era scomparso: al suo posto c'era la sua vecchia amica di Grifondoro che, sorpresa di essere stata scoperta, iniziò a tempestarlo di domande.
Nancy e Mr Tibbles ascoltavano rapiti tutte le novità che lei e il Preside di Hogwarts si stavano raccontando: la presunta fine di Voldemort, la morte di James Potter e Lily Evans, e l'arrivo imminente del loro figlio Harry dai Dursley.

A un certo punto, incuriosita dalle sconcertanti notizie, Nancy chiese a bruciapelo al suo amico felino: «Ma si può sapere chi è questo Voldemort?».
A sentire quel nome, a Mr Tibbles, appollaiato placidamente accanto a lei, per poco non venne un infarto! La siepe dove erano nascosti si animò improvvisamente, come se vi fosse stato un piccolo terremoto.
A pochi passi da loro, i due Professori fecero finta di niente, continuando il loro interessante scambio di informazioni.
«Nancy, Nancy! Lui era un mago cattivissimo, terribile, malvagio... oppure lo è ancora, chissà! Ti prego, chiamalo Tu-Sai-Chi, e non lo nominare mai più per nome, mi raccomando!» sussurrò tremando Mr Tibbles, ancora a pelo ritto.
Nancy comprese la situazione, leccò più volte un orecchio del suo Tiby per calmarlo e si rimise seduta accanto a lui, ad ascoltare la conversazione tra la strega e il mago.

»Sono venuto a portare Harry dai suoi zii. Sono gli unici parenti che gli rimangono» sussurrò dolcemente Silente.
Minerva impallidì, poi rispose con tono severo: «Non vorrà mica dire... Non saranno mica quei due che abitano lì! Silente.... Non può farlo! E' tutto il giorno che li osservo. Non avrebbe potuto trovare persone più diverse da noi. E poi quel bambino che hanno...l'ho visto prendere a calci sua madre per tutta la strada, urlando che voleva le caramelle! Harry Potter... venire ad abitare qui?!».
«E' il posto migliore per lui.» disse Silente con fermezza, «Lo zio e la zia potranno spiegargli tutto quando sarà più grande. Ho scritto una lettera».

Mr Tibbles assunse un'aria stravolta e sbraitò: «Certo che è il posto migliore, per mille lettiere elfiche! L'ho sempre detto che quella Minerva non comprende l'arte! Ricordo ancora quando voleva farmi brutalmente trasfigurare in un dobermann! Meno male che Silente gliele sta cantando di Santa ragione.».
«Farai da guardia del corpo a quel bambino Tiby?» domandò Nancy poggiando la zampetta su quella del suo amato felino.
«Ehm, si, si! Direi di si! L'agente Elio farà sempre il proprio dovere, ormai mi conosci!» miagolò Mr Tibbles gonfiandosi il petto.

Nel frattempo, la Professoressa McGranitt si era arresa all'evidenza e, dopo aver riconosciuto che la ragione era dalla parte di Silente, chiese rassegnata: «Ma in che modo arriverà qui il bambino?».
«Lo porterà Hagrid!» rispose Silente.
«E a lei pare...saggio...affidare ad Hagrid un compito tanto importante?» domandò Minerva stupefatta.
«Affiderei ad Hagrid la mia stessa vita» concluse Silente.

Nancy guardò il suo tenero gattone con aria interrogativa, ma non voleva più disturlarlo con un'altra domanda mentre lui era in missione.
Allora fu Tibbles a parlare e precisò: «Hagrid è un amico degli animali, si prende cura delle creature magiche e una volta mi salvò anche la vita! Dubitare di Hagrid! Io quella McGranitt non la sopporto più! Se non fosse per il mio direttore...».

Un rombo cupo improvviso lacerò il silenzio che li circondava, e il rumore si fece sempre più forte, fino a diventare un boato.
Tutti i presenti levarono lo sguardo al cielo e dall'aria piovve una gigantesca motocicletta che atterrò sull'asfalto davanti a loro: Hagrid era arrivato con il bambino che era sopravvissuto, sano e salvo!

"Quel neonato nel fagottino è Harry Potter? E gli ordini erano...mmhhh...ah! Prestare assistenza al nuovo arrivato!" pensò Mr Tibbles "Allora immagino che dovrò fargli la guardia tutta la notte se lo metteranno davanti alla porta di casa Dursley. Addio pigrata!".

Hagrid e Minerva salutarono il bambino con le lacrime agli occhi; pensavano a tutto quello che lo aspettava non appena fosse stato abbastanza grande per conoscere la storia dei suoi genitori, e per capire la sua importanza nel mondo della magia.
Infine, Silente prese delicatamente in braccio Harry, scavalcò il basso muretto del giardino giungendo di fronte alla porta d'ingresso, dove lo depose dolcemente.
Lasciò la sua lettera di spiegazioni accanto alla manina del neonato e, da sotto il mantello, tirò fuori uno strano involucro con due contenitori, posti anch'essi sul gradino della porta.
Dopo la partenza di Hagrid, Silente prese congedo dalla Professoressa McGranitt, che trasfiguratasi di nuovo in gatto soriano, sgattaiolò via tra i vicoli di Little Whinghing.
Lo Spegnino entrò di nuovo in azione, solo per un attimo, e fu restituita la luce ai lampioni della via.
Poi Silente mormorò: «Buona fortuna Harry!» e con un fruscio del mantello sparì.

Una lieve brezza scompigliava le siepi ben potate di Privet Drive, da dove all'improvviso uscirono rapidamente Nancy e Mr Tibbles, per zampettare silenziosi verso il nuovo arrivato, Harry Potter.
Mr Tibbles ispezionò il fagottino di lenzuola e vide sulla fronte del bimbo una  strana cicatrice a forma di saetta; scoprì anche che, accanto a lui, erano state messe due ciotoline di croccantini al salmone!

«Che pensiero gentile ha avuto Silente!» sussurrò Nancy deliziata «Mi piace quel nonnino!».
«Credo sia meglio approfittare di questo buon pasto, questa sarà una lunga notte!» replicò Mr Tibbles cominciando a sgranocchiare la romantica e insperata cenetta al lume di lampione.
Era ormai notte fonda, quando i due mici, leggermente assopiti, sentirono delle preoccupanti ringhiate provenire da dietro il muretto dell'abitazione.
All'improvviso, come fossero usciti fuori da un terribile incubo, un branco di cani randagi affamati, con a capo un massiccio Rottweiler, entrarono nel giardino fiutando l'odore di carne umana.

Nancy balzò in piedi alla velocità di un fulmine, cominciando a soffiare dalla paura, ma piccola com'era, l'avrebbero utilizzata dopo il pasto, come stecchino da denti.
«Lo riconosco! E' Attilino! Dicono che dove passa lui non cresce più erba gatta! Che facciamo Tiby?» miagolò terrorizzata Nancy, restando eroicamente ferma davanti a Harry, per proteggere quel cucciolo d'uomo.

Il numeroso branco si stava avvicinando al neonato e, in un lampo, l'agente Elio prese la prima decisione che gli venne in mente, senza rifletterci troppo: tentò di trasfigurarsi in un dobermann, come aveva sempre desiderato la Professoressa McGranitt!
Ma qualcosa nella trasfigurazione andò per il verso storto, e Mr Tibbles assunse il corpo e la testa di un dobermann alto circa due metri, con pelo d'orso sul groppone e un paio di corna da toro, gli occhi e gli artigli anteriori erano di una tigre, la coda di un gatto persiano bianco cincillà, la zampa posteriore destra palmata di un papero e la zampa sinistra piumata di un Ippogrifo.
Di fronte ad una tale infernale visione, i cani, inorriditi, fuggirono come fuochi d'artificio lanciati nel cielo, disperdendosi nel buio della notte, da dove erano venuti.

Passato il pericolo, Mr Tibbles assunse di nuovo la sua forma di gatto, davanti agli occhi ammirati e per niente impauriti di Nancy, che lo stava applaudendo battendo le zampette posteriori sullo zerbino.
«Nancy, devo confessarti una cosa...non sono mai stato una cima in trasfigurazione!» miagolò l'agente Elio, mortificato e sicuro di aver fatto una brutta figura.
Nancy scosse il capo e prontamente rispose: «Sei sempre stato un perfezionista Tiby! Bravissimo! Anche se la zampa del papero non doveva avere un pollice. Comunque, una creatura così fantastica non l'avevo mai vista!».
«Ehm, nemmeno Hagrid, te lo garantisco!» rispose Mr Tibbles ricomponendosi, «Adesso...aspettiamo l'alba insieme Nancy?».
«Si, mio eroe!» miagolò tra le fusa Nancy. Così, si accovacciarono accanto ad Harry, divertendosi ad individuare, una per una, le costellazioni del cielo di ottobre.

La mattina dopo, Petunia portò fuori le bottiglie del latte, scoprendo che suo nipote era stato abbandonato davanti al gradino della porta di casa sua!
Gli urli di Petunia stavano superando ogni aspettativa canora di Mr Tibbles, che ascoltava estasiato insieme a Nancy, sotto la finestra della cucina.
E non erano urla di dolore conseguenti alla morte della propria sorella Lily.
Dopo una buona mezzora di sfoghi isterici, Vernon decise che era venuto il momento di agire, prima di finire sulle prime pagine di ogni giornale locale, con un neonato di cui non avrebbero mai potuto dare spiegazioni plausibili!
Così si avvicinò alla moglie con un foglio di carta intestato ed esclamò: «Molto bene cara Petunia, ecco il rimedio! Una bella lettera al preside! Ascolta quello che ho scritto... Egregio Albus Percival, faccio osservare che è vietato lasciare i bambini fuori della porta delle persone, soprattutto di quelle persone che non desiderano avere un altro bambino, e in particolare, di coloro che non vogliono avere niente a che fare con i Potter e il loro figlio Harry! Sarebbe pretestuoso e disdicevole, da parte sua, approfittare del grave lutto che ha colpito mia moglie, al solo fine di parcheggiare un neonato in casa nostra gratis! Pertanto le intimo di venirselo a riprendere il prima possibile, o chiameremo la polizia! Distintissimi e distaccatissimi Saluti Vernon Dursley».
Petunia osservò la lettera per parecchi minuti e si concesse una pausa di riflessione in religioso silenzio. Poi, sapendo bene grazie alla defunta sorella Lily, che difficilmente avrebbe potuto far arrivare quella lettera al preside di Hogwarts senza uno straccio di gufo, ricominciò a strillare, appallottolò la lettera e la lanciò con tutta la forza che aveva dalla finestra verso un cielo libero da nuvole.

La pallottola di carta, con tanto di firma di Vernon, seguì una breve traiettoria verso l'alto, per poi ricadere leggiadramente, come una foglia d'autunno, sulla testolina del povero Mr Tibbles.
Resosi conto di cosa lo aveva colpito, distese la lettera per pura curiosità e...non poteva credere ai suoi occhi!!! Il sogno di una vita da fans si era avverato! Finalmente aveva il suo autografo! L'autografo del mitico Vernon Dursley!!!
"Ora o mai più!" pensò Mr Tibbles, e infatti, non perse tempo: depose immediatamente la reliquia artistica tra le zampette di Nancy, sempre presente al suo fianco.
«Come posso accettare un regalo simile? E' sempre stato il tuo sogno!» miagolò Nancy arrossendo.
«E' il mio regalo di fidanzamento per te, cara» osò miagolare Mr Tibbles «Sei tu il mio sogno. Vuoi sposarmi?».
Nancy miagolò un "si" estasiato, poi svenne tra le zampette adorate del suo Tiby, mentre stavano strusciando teneramente i loro nasetti.
La Missione era compiuta!

28 commenti:

  1. Miao, indovinate chi hanno invitato Nancy e Tiby come testimoni di nozze? Ghghghgh!!! Pietra Stregatto ed Eileen in partenza con la Ford Anglia con i sedili appena spelati.

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  2. ArgentoGhiaccio1685310 gennaio 2015 alle ore 21:46

    "Salsiccia Tonante"!! xD
    E' stato veramente bello, peccato che sia già finito :/
    Comunque adoro Mr. Tibbles :DDD

    Complimenti, e miagolosi ossequi ;D

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    1. Miao, ringraziamo con zampetta e fusa per i complimenti! Certo che quei Dursley sono un pò incompresi, ghghghgh!!!
      Mr Tibbles no sarà bravo in trasfigurazione, ma nella vita a volte contano i risultati, muahahahah!!!
      Saluti da Eileen e Pietra Stregatto.

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  3. Molto bellina! Mi piace un sacco la salsiccia tonante, così come la proposta di fidanzamento gattesco!
    Effettivamente i Dursley devono sembrare dei veri e propri attori dal punto di vista felino... miao XD
    Aspetto con ansia il seguito e a presto! (O verrò a trovarvi con un enorme dobermann, sappiatelo)
    Fenice

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    1. Grazie mille miao! Credo che i Dursley siano degli attori anche per i babbani, perchè persone così non si trovano facilmente. I veri attori che li hanno impersonificati sono o sono stati assolutamente fantastici. Per il prossimo capitolo, dovete aver pazienza, è in cantiere! Ma ci sarà con certezza. Tuoi Eileen e Pietra Stregatto.
      P.s.: il dobermann è un peluchè o cucciolo vero? Sgattaiola sotto l'armadio.

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  4. Ottimo Inizio. Ma ti faccio notare, Pietra Stregatto, che la firma di Vernon non vale nulla. Lui ha infatti scritto Vernon Durley.

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    1. Miewoorrrr!!! Miagoloso Grazie, PatronusFang, adesso lo dico a Nancy! Sono sicuro, che per Amore nei confronti di Mr Tibbles, aggiungerà lei una lettera S. Ghghghghgh!!!
      Grazie ancora il Tuo giudizio. Eileen e Pietra Stregatto che ribattezza i nomi.

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    2. Ho notato adesso di aver sbagliato anch'io la mia firma. Per fortuna che nessuno mi voleva chiedere un autografo.

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    3. Miao, bè Mr Tibbles ha chiesto la zampetta a Nancy! L'autografo giusto lo faranno sull'atto di nozze!

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  5. E bravi ragazzi!!! Davvero davvero divertente...sono scoppiata a ridere in più di una occasione!!! Complimentissimi!!!! Spero che non vi offendiate se vi dico che manca una 't' nel cognome 'Wellington e una 's' in 'riuscì' (la prima parola della riga, 17 righe dopo). Scusate la pedanteria, ma il vostro racconto è perfetto, per cui deve essere 'completamente perfetto'!!!! Ahahahah....grattatina e abbraccio... :D ;) *_*

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    1. Miao Kendra,
      grazie per il tuo giudizio! Zampine e fusa!
      Abbiamo messo in cantiere il secondo capitolo. Ma .....Wellington? Oddio dove l'ho scritto? Non sono riuscito a trovarlo.
      Credo, che "riuscì" l'abbia già corretto Scintille perchè attualmente mi pare che la S ci sia (si mette le lenti ). Non pretenderai mica che lo Stregatto vada a leggere il vocabolario Trec-cani! Ghghghghggh!!! Tuoi Stregatto ed Eileen che preparono il nuovo capitolo.

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    2. Trovato e corretto Kendra, grazie per le indicazioni! Non far caso allo Stregatto, si perde sempre in una ciotola di croccantini! :-P

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  6. Grandi ragazzi!! Non avevo dubbi sul fatto che sarebbe stato mitico anche questo blog!! Avete davvero un'inventiva eccezionale COMPLIMENTI!!
    E' come essere dietro le quinte e poter sbirciare i retroscena..troppo forte!!
    P.S. Altro che James Bond: Mr Tibbles gli fa..i baffi!! ;-)

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    1. Miao, e non hai ancora visto Eileen Scintille e Pietra Stregatto in azione, ghghghghgh!!!

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  7. Bellissimo, Fantastica L'Idea Dei Dursley Attori, Della Salsiccia Tonante E Di Tutto Il Resto. Secondo Me, Mr. Tibbles E' Bravissimo in Trasfigurazione :)

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  8. Miao PozioneCremisi23868,
    E' vero, Mr Tibbles è un gentlecat di altri tempi, gli manca solo la bombetta da Lord inglese. Peccato che la McGranitt non abbia compreso le sue potenzialità in trasfigurazione: come dice Severus, la vita è ingiusta!
    Mi sono detto che Babbani come i Dursley è difficile trovarli! Poi ho pensato che, da osservatore esterno, Mr Tibbles non poteva pensare seriamente di assistere ad una normale vita familiare.
    Quello di Mr Tibbles è un modo psicologicamente felino per giustificare, nella propria coscienza, tutto quello che accadeva assurdamente in Privet Drive numero 4. Trasfigurazione della realtà!
    Tuo miagolante Pietra Stregatto.

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  9. Finalmente, eccomi!
    Che dire? Mi associo subito alle pigrate notturne (quello sì che è vero sport), tifo esplicitamente per il Fondatore Stregatto Violafucsia intonando a mia volta la rivisitazione dell'opera pucciniana e assaporando una salsiccia tonante assieme a Mr. Tibbles (avrà pur dei permessi questo fantastico agente speciale, non mi toccherà proprio rapirlo, spero).
    Uhm, d'ora in poi presterò sicuramente molta più attenzione al modo in cui solitamente ridesto la mia gattina... non sia mai dovesse avere una crisi isterica!
    Detto questo, complimenti e davvero ottimo lavoro! ;)

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    1. Miao Jolly,
      Pietra Stregatto fa un inchino e il bacia zampa, dandoti il benvenuto. Sono felice che ti sia piaciuta, ci sto mettendo il cuore e la coda! Le gattine vanno coccolate con grazia. In questo caso Mr Tibbles può darti dei consigli: lui si che sa trattare le micie! A, presto! Tuo Stregattaccio.

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  10. CastagnoNocciolo246167 luglio 2015 alle ore 18:29

    MIAGOLOSAMENTE bello! Che idea fantastica! MIAO

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    1. Miao CastagnoNocciolo,
      grazie per il tuo supporto, spero che ti piaccia anche il proseguo della storia, perchè abbiamo intenzione, con il tempo, di rifare tutta la saga.
      Nell'attesa che la Rowling torni a scrivere su Harry Potter, cerchiamo di fare del nostro miaomeglio per integrare quello che non è stato detto o miagolato ufficialmente, ghghghgh!!! Tuo Stregattaccio

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  11. Davvero bello questo post, MIAO

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  12. Salve!
    Avevo rimandato sempre la lettura perché non avevo mai tempo, ma stasera sono riuscita a passare :)
    Complimenti davvero, PietraStregatto! Scrivi davvero molto bene, senza errori di grammatica, con uno stile fluido e molto discorsivo.
    Ho notato anche una buona dose di "graffiante" ironia e toni deliziosamente parodici (lo Stregatto che graffia la faccia di Voldy è qualcosa di assulutamente esilarante XD).
    Devono piacerti molto le materie scientifiche, da quanto ho capito ;)
    Comunque, ci tenevo a farti sapere che le avventure di Mr Tibbles e Nancy sono inziate davvero sotto un buon auspicio!

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    1. Miao Halley Comet,

      ti ringrazio per i tuoi miagolosi apprezzamenti. L'ironia è alla base della vita, ma ricordati che non era ancora Voldy, bensì Tom Riddle, ghghghghgh!!!
      Mi piacciono molto le scienze umane e miagolanti! Spero che lascerai i tuoi commenti in tutti i capitoli, indicandoci cosa ti è piaciuto e cosa non ti è piaciuto, per migliorare costruttivamente il proseguo della saga. Questo è solo il primo libro! Zampetta e fusa da tutta la Quinta Casa!

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  13. Ciao Pietra Stregatto, sono Emma.
    Ho letto il primo capitolo e devo dire che mi è piaciuto molto! Nancy e Tiby (lo chiamo anch'io così) sono una coppia fantastica!! Appena le ha chiesto di sposarlo dentro di me ho detto "Sìììììììììììììììììììì!!!!!!!!" :).
    Questo a parte, mi impegnerò per recuperare!!
    "Miagolosi saluti"
    Emma

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    1. Miao Emma,
      ti ringrazio per la miagolante fiducia che mi accordi. Ti consiglio di stendere un tappetto in camera Tua, perché potrebbe servirti per rotolarti dalle risate in futuro. Ho cercato di dare agli stregatti un ruolo serio ma nello stesso tempo comico. Insomma, gli stregatti sono stregatti! E' nella loro natura compiere imprese eroiche che emergono sempre da un minestrone di casini combinati e guai vari. Gli stregatti hanno una particolare predilezione per Severus, ma Pietra è sempre in 'guerra' con la McGranitt...ma per ora, non ti miagolo oltre! Miagolamente Tuo Pietra Stregatto.

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    2. Non vedo l'ora di leggere tutto!! Ora sono al capitolo 2: Cotto, Oscuro e Mangiato, se non sbaglio...

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    3. Miao Emma,
      piano, non fare indigestione, altrimenti Madama Chips si ritroverà il Reparto miagolanti affollato, ghghgh! Tuo Stregatto.

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