Libro 2, Capitolo 12: Un'amicizia millenaria

Libro 2, Capitolo 12: Un'amicizia millenaria
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo Dodici: La Pozione Polisucco

Appena entrati nell'ufficio del Preside, un'affascinante stanza circolare ricca di oggetti stravaganti e misteriosi, Minerva disse a Harry Potter di attendere l'arrivo di Albus Silente, lasciandolo in compagnia dei quadri che ritraevano i precedenti Presidi di Hogwarts.
C'era anche un'enorme scrivania con le zampe ad artiglio, e dietro di essa, su uno scaffale, era appoggiato un cappello da mago, frusto e straccio... il Cappello Parlante.

Il ragazzo esitò. Gettò un'occhiata circospetta verso le pareti, ai maghi e alle streghe apparentemente addormentati.
In fondo che male c'era se prendeva il Cappello e se lo metteva in testa un'altra volta? Solo per vedere... Solo per accertarsi che lo avesse effettivamente assegnato al dormitorio giusto.

Subito dopo averlo indossato, una vocina gli disse: «Pulce nell'orecchio, eh, Potter?».
«Ehm, si» mormorò lui. «Ehm... mi spiace disturbare... volevo chiedere...».
«Ti chiedi se ti ho messo nel posto giusto» disse il Cappello con grande perspicacia. «Devo ammetterlo, è stata una decisione particolarmente difficile. Ma rimango del mio parere». Il cuore di Harry gli balzò in petto.
E, a dispetto del pensiero di Harry, il Cappello continuò: «Saresti stato benissimo tra i Serpeverde».
Il ragazzo si sentì mancare il respiro, si tolse il Cappello e lo ripose sullo scaffale, poi replicò: «Guarda che ti sbagli!». Ma il Cappello non parlò più.

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Libro 2, Capitolo 11: Il Club dei Duellanti Miagolanti

Libro 2, Capitolo 11: Il Club dei Duellanti Miagolanti
Liberamente ispirato a Harry Potter e la Camera dei Segreti, Capitolo Undici: Il club dei duellanti

Alcuni giorni dopo il furto degli ingredienti per preparare la Pozione Polisucco, il professor Silente e il professor Piton passeggiavano uno di fianco all'altro lungo il corridoio del terzo piano, riflettendo attentamente sui recenti e curiosi fatti avvenuti nel castello.

«Credo che Potter abbia usato un fuoco d'artificio del Dottor Filibuster, con innesco ad acqua. Perfino suo padre James avrebbe avuto più fantasia» sibilò sarcasticamente il Maestro di Pozioni con le braccia incrociate dietro la schiena. «A causa di esso, il liquido di una Pozione Dilatante è schizzato addosso agli studenti vicini al calderone, dove lo stesso fuoco d'artificio si è inabissato».
«E' da tanto tempo che non uso più quei fuochi d'artificio» commentò Silente esprimendo un certo rammarico «Forse sto un po' invecchiando».

«Inoltre, per rendere il ladrocinio più semplice, era stata mia cura lasciare la porta del mio ufficio socchiusa, con la Pelle di Girilacco e il Corno di Bicorno sul primo scaffale» proseguì Piton senza fermarsi a soppesare le parole del Preside.
«Immagino che, come diversivo, sia stato divertente, sgonfiotti a parte» rispose Silente abbozzando un sorriso. «Date le circostanze, un po' di iniziativa possiamo concedergliela, non credi?».

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