Libro 3, Capitolo 4: Al Serraglio Stregat(t)o

Libro 3, Capitolo 4: Al Serraglio Stregat(t)o
Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo Quattro: Il Paiolo Magico

Harry ci mise diversi giorni ad abituarsi alla nuova, strana libertà. Poteva andare dove gli pareva, purché rimanesse a Diagon Alley.
Faceva colazione ogni mattina al Paiolo Magico, osservando gli altri ospiti: buffe streghette di campagna, in città per un giorno di shopping; maghi dall'aspetto venerabile che discutevano l'ultimo articolo su Trasfigurazione Oggi; stregoni dall'aspetto selvatico, nani rauchi, e una volta perfino una fattucchiera, che ordinò un piatto di fegato crudo parlando attraverso un pesante passamontagna di lana.

Per la verità, Harry aveva notato anche tre curiose creature incappucciate, avvolte in lunghi mantelli: avevano i volti ricoperti quasi completamente da spesse bende bianche, che ricordavano quelle di una mummia.
Quel piccolo gruppo di avventori era solito accomodarsi ad un tavolo lontano dal suo, sul lato opposto del locale, litigare a bassa voce, e infine, ordinare delle ciotole di latte accompagnate da un vassoio di salsicce o altri insaccati.
Prima di quell'estate, il giovane Grifondoro non aveva mai visto nessuno inzuppare salsicce grigliate spalmate di marmellata nel latte, alla stregua di comuni biscotti.
Però, era consapevole che il Paiolo Magico era l'equivalente di un'enorme porto di mare babbano, dove qualunque stranezza appartenente al mondo magico avrebbe potuto gettare l'ancora, compresa la sua cicatrice a saetta.
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