Libro 3, Capitoli 5 e 6: Il collare inaspettato

Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo 5 - Il Dissennatore e Capitolo 6 - Artigli e foglie di tè.

Con il suo prezioso carico di studenti, l'Espresso per Hogwarts era quasi giunto a destinazione, nonostante il ritardo causato dalla visita imprevista dei Dissennatori e dei loro terribili effetti su Harry Potter.
Gli studenti erano attesi da almeno cento carrozze trainate da Thestral, i cavalli alati invisibili di forma scheletrica: essi stavano per essere condotti dalla stazione di Hogsmeade al castello, dove sarebbero stati rifocillati con un ricco banchetto.

(Per la precisione, i Thestral sono visibili soltanto da coloro che hanno assistito personalmente alla morte di un essere umano, e si sono trovati in una condizione cognitiva e intellettiva tale da poter comprendere il significato del concetto stesso di morte. Pertanto, era esclusa la possibilità che un neonato che aveva visto morire i propri genitori, come Potter, potesse riuscire a vedere i Thestral. Infatti, Harry riuscirà a vedere i Thestral solo dopo aver realizzato compiutamente la morte di Cedric Diggory).

In Sala Professori, comunque, la notizia dello svenimento di Harry aveva già destato l'attenzione di tutti gli insegnanti e, soprattutto, l'apprensione della Direttrice di Grifondoro.
«Perché gli Stregatti non erano sul treno a proteggere Potter?» esclamò Minerva rivolgendo poi lo sguardo verso Silente.
L'anziano mago ricambiò lo sguardo con un sorriso di circostanza e tacque, in attesa che qualche creatura miagolante prendesse la parola.
Con un bel bernoccolo in testa, Conan Scintillo sembrava l'unico Stregatto dell'Ordine di Gattaca dall'aria spensierata: era uno dei privilegi collegati ai suoi "virtuali" arresti domiciliari a Hogwarts, che sarebbero durati fino alla fine di dicembre.

«Era già presente un nostro agente infiltrato ...Grattastinchi» rispose Eileen, cercando di non farsi distrarre dalla fronte tumefatta del suo fidanzato.
«Eppure non è intervenuto» commentò la professoressa Sprite manifestando un certo disappunto. «Stava forse dormendo?».
«Stiamo parlando di quello Kneazle dal pelo fulvo del Serraglio Stregato, vero? Ebbene, non mi sembra che abbia dato prova di essere un'instancabile lavoratore come i Tassorosso!» esclamò Minerva inviperita. «E viste le circostanze, prima del banchetto, sarebbe opportuno accertare le reali condizioni di salute del ragazzo».

«Non c'è stato alcun bisogno di intervenire» replicò Daisy, mantenendo un tono di voce tranquillo. «La situazione è stata ed è sempre sotto controllo».
«Sotto controllo? ...Secondo il messaggio consegnato dal gufo del professor Lupin, Harry è addirittura svenuto!» aggiunse Filius Vitious senza mezzi termini. «Non dico che fosse in pericolo di vita, ma si è certamente trattato di un'esperienza che quel povero ragazzo non dimenticherà mai».
«Miao, se Grattastinchi fosse intervenuto, la copertura del nostro agente avrebbe rischiato di saltare!» borbottò Pietra al limite della sopportazione. «Avete mai visto un semplice Kneazle, non addestrato dall'Ordine di Gattaca, attaccare un Dissenatore? ...Forse Harry Potter e Ron Weasley sarebbero stati capaci di considerarlo un fatto normale, come lo sono i loro cervelli, ma Hermione Granger avrebbe cominciato a porsi qualche domanda in più sul suo amico peloso!».
Subito Conan Scintillo ridacchiò sotto i baffi, ricambiando le occhiatacce della sua fidanzata Eileen Scintille.

«Non permetterti più di offendere gli studenti! ...Sono sicura che il nostro Preside non può accettare questo modo di esprimersi da parte di un insegnante!» sbottò la professoressa McGranitt cercando aiuto nell'intervento di un Silente più taciturno del solito.
«Fammi il miagolante favore, Minerva!» soffiò Pietra stizzito. «Sei una umana sufficientemente intelligente, e quindi, dovresti riconoscere quando... l'hai fatta fuori dalla lettiera!».
Dopo quel commento felino, Minerva avanzò incupita verso Pietra, e esclamò: «Sei sordo o stordito, Pietra? ...Harry ha perso i sensi a causa di un Dissennatore!».
«Se il tuo adorato Potter non si regge in piedi, non è certo colpa di un nostro agente!» replicò il direttore della Casa di Violafucsia mentre annusava un profumino di pappa provenire dalla Sala Grande. «Grattastinchi ha ben valutato la rassicurante presenza di Remus Lupin, il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure... Cosa pretendere di più del suo intervento?».

Poi fu il turno del professor Severus Piton, che bruciando sul tempo la replica di Minerva, sibilò soave: «Desidero ricordare che i Dissennatori sono stati inviati dal Ministero della Magia... Ora, suppongo che nessuno di noi avrebbe preferito che gli Stregatti di Hogwarts avessero dichiarato guerra agli inviati di Cornelius Caramell, il nostro Ministro: una mossa così sconsiderata avrebbe avuto solo l'indubbio risultato di dare ulteriore celebrità al nostro studente più famoso, cosa di cui Potter non ha assolutamente bisogno».
«In effetti, miao, è stata sufficiente una cioccolata per salvare Harry, o poco più» minimizzò Pietra ignobilmente nell'atto di stiracchiarsi. «Scommetto che il professor Rüf dedicherà a questo piccolo contrattempo un nuovo "Libro Fantasma" sul più famoso dei Potter, che solo i fantasmi potranno leggere... Una vera tegola letteraria per la povera Hermione, ghghghgh!».

Alla parola "tegola", il professor Conan Scintillo cominciò a massaggiarsi la protuberanza di sangue rappreso sulla sua testolina, e a guardare istintivamente verso il soffitto: le sue precedenti avventure da Gramo mascherato non erano state a impatto zero.
«Se Rüf dovesse pubblicare un libro del genere, non fatelo sapere alla signorina Granger!» commentò Eileen con un'espressione contrita sul musetto. «Quella ragazza potrebbe prendere in considerazione la possibilità di creare una magia estrema al solo scopo di leggerlo, trasfigurandosi in qualcosa di mai tentato prima nella Storia della Magia, magari... un fantasma!».

«Ecco un altro libro per il professor Rüf: "La prima Trasfigurazione Immateriale!"» aggiunse Daisy trattenendo una risata.
«Beh, insomma, non esageriamo...» mormorò la McGranitt, regalando finalmente un sorriso a Eileen e Daisy. «Lo sapete bene che i Dissennatori non piacciono neanche al nostro Preside».
«Miao, figuriamoci a me!» si intromise Conan, che fino allora aveva ascoltato pazientemente in silenzio. «Non avete idea di quanto ho dovuto miagolare lamentosamente per tenerli lontano!».
«Eppure, i Dissennatori saranno schierati a difesa dei confini della nostra scuola per prevenire eventuali incursioni di Sirius Black» aggiunse il Maestro di Pozioni con gli occhi che sembravano brillare di una luce sinistra. «Inoltre, a quanto pare, Potter potrà contare sul nostro nuovo, problematico collega...».
«Problema-luna-tico, eh, eh!» aggiunse Conan strizzando un'occhietto a Severus.

«Remus Lupin...» si limitò a mormorare Silente pensieroso. «Quanto tempo è passato...».
«Sempre troppo poco» mormorò Piton esibendosi in una smorfia di disgusto. «Ma se il Preside lo desidera, preparerò una scorta di Pozione Antilupo, al fine di contenere i danni da luna piena ai nostri studenti».
Udita la generosa offerta di Severus, Silente annuì socchiudendo gli occhi, quasi si fosse tolto di dosso un macigno che gli stava opprimendo il cuore.
Sapeva bene quanto fosse difficile e pericoloso preparare la Pozione Antilupo, e sospettava che quello fosse il modo con cui Piton intendeva farsi perdonare per i suoi commenti eccessivi, senza rinunciare alle proprie convinzioni.

Proprio in quell'istante Argus Gazza, accompagnato dalla fedele Mrs Purr, bussò alla porta, annunciando che il treno Espresso era appena arrivato ad Hogsmeade.
Il tempo a disposizione per la riunione era terminato, e così, i docenti seguirono il Preside verso la Sala Grande, dove avrebbero atteso la tradizionale Cerimonia dello Smistamento.
In Sala Professori, invece, i quattro Stregatti e il direttore di Serpeverde s'intrattennero per qualche minuto in più, soltanto per commentare le nomine dei nuovi insegnanti.

«Dunque, Rubeus Hagrid insegnerà la Cura delle Creature Magiche» miagolò Daisy fregandosi le zampette. «Sembra un tipo a posto. Che ve ne pare?».
«Ho approvato la scelta di Silente, senza alcuna riserva» tagliò corto Piton.
«Posso chiederti il motivo, Sev?» domandò Daisy prendendolo in contropiede. «Sai, non conosco molto bene il nostro Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts».

«Fin da studente, Rubeus Hagrid è sempre stato consapevole che la vita è piena di ingiustizie» sibilò Severus guardando la sua immagine riflessa in uno specchio della sala. «Eppure, non si è mai lamentato della sua condizione e dei gravi torti subiti: è andato avanti a testa alta per la propria strada, meritandosi la fiducia e l'aiuto di Silente».
«Dopo la sua riabilitazione, trovo giusto che Rubeus sia considerato un esempio da seguire» aggiunse Eileen gesticolando con decisione. «Ma se Harry Potter non avesse scoperto l'assassino di Mirtilla Malcontenta, il nostro amico sarebbe ancora prigioniero del suo passato... Non credete che vada riconosciuto qualche merito anche al ragazzo?».

«Beh miao, per il suo compleanno gli abbiamo regalato un "collare speciale" per accedere alla Porta Gattaia della Casa di Violafucsia. E sapete che cosa ne ha fatto? ...Lo ha gettato nel baule pensando che fosse uno scherzo di Malfoy!» intervenne Pietra indignato. «A quale altro studente umano la Quinta Casa segreta di Hogwarts ha riconosciuto un onore simile?»
«Prima o poi Harry capirà qual è la funzione magica del collare, ed imparerà ad usarlo» mormorò Daisy esprimendo una certa fiducia nelle capacità del Grifondoro. «Forse prima di prendere il M.A.G.O.».
«Oppure prima di andare in pensione, eh, eh, eh» ridacchiò Scintillo.

«Non così in fretta!... Prima o poi, Hermione Granger verrà a sapere che Potter ha un curioso collare per felini; comprenderà che è un prezioso oggetto magico, e imparerà ad usarlo. Infine, ne insegnerà l'utilizzo a Potter»  la corresse Piton, «Che forse, capirà con cosa ha a che fare dopo la terza spiegazione della sua amichetta».
«E di Remus che ne pensi?» chiese Eileen Scintille accennando un piccolo sorriso. «Voglio miagolare... tutti lo conosciamo da tempo, ma sappiamo che hai espresso alcune riserve su di lui».

«Alcune? ...E' inutile rammentarvi che Remus Lupin faceva parte della banda di James Potter, insieme a Peter Minus e Sirius Black... Ora, due di loro sono andati incontro a una morte violenta, uno è un efferato assassino evaso da Azkaban, e il nuovo insegnante di Hogwarts è un pericoloso Lupo Mannaro» disse il Maestro di Pozioni alzando leggermente la voce. «Sarebbe sciocco negare che Lupin sia un insegnante migliore dei precedenti e che, attraverso la somministrazione della Pozione Antilupo, possa riuscire a svolgere il suo lavoro... Tuttavia, ritengo che assumere un vecchio amico di Sirius Black sia stato un gravissimo errore».
«Miao, ho sempre saputo che Remus era anche uno dei migliori amici di Lily Evans» commentò Pietra fissando Severus negli occhi. «Caro Sev, non credo che abbia mai perdonato Black per ciò che ha fatto».

«Anche io non ho mai perdonato» mormorò Severus Piton irrigidendosi come una statua di ghiaccio. «Spero solo che Albus Silente non abbia riposto la sua fiducia nella persona sbagliata».
«Sev, se l'Ordine di Gattaca avesse il fondato sospetto che Remus Lupin è un complice di Black...» miagolò Daisy Stregatta prospettandosi il peggio. «Se questo...»
«Se questa ipotesi dovesse essere accertata...» precisò Scintille mettendo una zampetta sulle spalle a Daisy. «In tal caso, Remus...».
«In tale evenienza, considereremo Remus Lupin alla stregua di un richiedente residenza ad Azkaban» miagolò lo Stregatto affilandosi le unghie sullo scialle della McGranitt, abbandonato incautamente in Sala Professori. «Non dimenticare Sev ...Lily Evans era anche una nostra amica!».
«Ben miagolato!» esclamò Conan, che non vedeva l'ora di raggiungere la Sala Grande.

«A proposito, Conan! ...Non ci hai ancora raccontato come sei riuscito a farti quell'ematoma!» miagolò Eileen Scintille preoccupata per eventuali attività illegali di Scintillo. «Sono mancata per qualche giorno e ti ritrovo con un bernoccolo da record! ...Hai forse causato una rissa con un gruppo di centauri?».
In attesa della sua risposta, il professor Piton si limitò a manifestare la propria solidarietà consegnando allo stesso professor Scintillo una pozione contenuta in una fiala di liquido effervescente color violetto, invitandolo a berla.
«Ehm, da quando sono uscito da Azkaban sono diventato un po' sonnambulo» mentì Conan mentre sorseggiava la pozione di Severus. «Le scale del Castello hanno l'abitudine di cambiare e, la scorsa notte, sono miagolamente precipitato di sotto. Ci vorrà qualche mese per guarire dal mio sonno agitato».

Eileen e Daisy non sembravano molto convinte della sua storia, ma il banchetto li stava attendendo.
Pertanto decisero di soprassedere per non essere troppo scortesi, anche in considerazione del fatto che l'affamato Pietra stava tirando zampate sotto la scrivania.
Non avevano fatto in tempo a chiudere la porta della Sala Professori che il bernoccolo di Conan Scintillo era già sparito.


La mattina seguente, l'Ordine di Gattaca decise di dividersi in due coppie: Pietra e Daisy avrebbero assistito alla prima ora di Divinazione, materia insegnata dalla professoressa Sibilla Cooman, mentre Conan e Eileen sarebbero andati ad osservare la lezione di Cura delle Creature Magiche tenuta dal neo-professor Rubeus Hagrid.
Purtroppo, il concetto di colazione di Pietra era molto simile a quello dei due pasti principali, e per questo, lui e Daisy arrivarono zampettanti nell'aula della Torre di Astronomia a lezione già iniziata.
Per la verità, più che un'aula sembrava un solaio o una sala da tè, ma per fortuna, quel luogo abbondava di ampi scaffali alle pareti.
Così, i due felini sgattaiolarono rapidamente sopra uno di essi, precisamente quello sul quale erano riposte piccole sfere di cristallo a scopo didattico.

«Ricordo quando, da studente, mi cimentavo nella lettura delle ciotole del latte con i tuorli delle uova sbattuti» miagolò lo Stregatto sottovoce per non disturbare. «Non riuscivo mai a fare una divinazione decente».
«Miao, per forza! ...Ogni volta che facevi roteare la ciotola con la zampa sinistra, spariva sempre un tuorlo!» miagolò Daisy con l'aria di chi la sapeva lunga. «Tre giri, tre tuorli! ...Alla fine non restava che tentare la lettura dell'albume, razza di pappone matricolato!».
«Però, ero il più bravo nella lettura della zampa e ad usare le sfere di cristallo!» aggiunse Pietra facendo spallucce.
«Conan mi ha raccontato che, con le sfere di cristallo, eri molto bravo a giocare a bowling: uno strike dietro l'altro ...Peccato che utilizzassi gli studenti del primo anno come birilli!» incalzò Daisy con l'aria di chi aveva maturato propositi felinicidi.
«Miao, ma poi li aiutavo sempre a rialzarsi...» rispose lo Stregatto imbarazzato con filo di voce. «Fino alla fine della partita, ghghghgh!».

«Invece, la lettura della zampa fu una buona scusa per tenere le mie zampette strette fra le tue, trasformando la lettura in un bacia-zampa permanente! ...Poi, alla fine, mi divinasti che avrei incontrato un bellissimo stregatto dal ciuffo dorato, che mi avrebbe chiesto di cenare con lui ...E, alla fine, il conto l'ho pagato io!» replicò Daisy un po' stizzita. «Adesso stai zitto, per favore! ...Vorrei ascoltare Sibilla!».
«Mi sono sbagliato solo sul ciuffo dorato, ghghghgh! ...Ad Hogsmeade avevano finito la brillantina» mormorò Pietra leggermente risentito. «Inoltre, non avevo ancora riscosso la mia paga».
«Taci, oppure ti faccio diventare il Molliccio dell'Aula di Divinazione!» replicò Daisy puntando un polpastrello sul naso del suo fidanzato.

Intanto la lezione di Sibilla procedeva regolarmente, e le coppie formate dagli studenti del terzo anno si stavano già scambiando le tazze di tè per tentare una lettura divinatoria accettabile.
Ad un certo punto, si udì un forte fragore di ceramica infranta. Neville aveva rotto la sua seconda tazza.
Subito dopo la docente, che aveva appena finito di leggere i fondi del tè nella tazza di Harry, sprofondò in una poltrona vuota, con la mano scintillante posata sul cuore e gli occhi chiusi.
«Caro ragazzo ...povero caro ragazzo ...no ...è meglio non dire niente ...no ...non chiedermi...» esclamò l'insegnante di Divinazione, quasi in preda a una crisi misteriosa.

«Che cosa c'è, professoressa?» chiese Dean Thomas all'improvviso.
Si erano alzati tutti e lentamente avevano circondato il tavolo di Harry e Ron, avvicinandosi alla professoressa Cooman per guardare nella tazza di Harry.
Gli occhi dell'insegnante si spalancarono in maniera teatrale. «Mio caro» disse «E' il Gramo».
«Il cosa?» chiese Harry, mentre alcuni studenti si portavano le mani davanti alla bocca, orripilati.
«Il Gramo, mio caro, il Gramo!» esclamò la professoressa Cooman, stupita che Harry non avesse capito. «Il cane fantasma gigante che infesta i cimiteri! Caro ragazzo, è un presagio ...il peggior presagio di morte!».

«Miao, ci mancava solo un cane fantasma!» commentò Pietra preoccupato. «In ogni caso, ho più paura di quelli in carne e ossa! ...Specialmente dei Chihuahua!».
«I Chihuahua sono tra i cani più piccoli e dolci del mondo!» obiettò Daisy contrariata. «Cosa ti avranno fatto mai?».
«Una volta ne scambiai uno per un topo e lo inseguii per cucinarlo! ...Ma non avevo mai sentito una merenda abbaiare... Un vero trauma!» miagolò lo Stregatto rabbrividendo. «In quel periodo, persi il conto delle sedute terapeutiche a cui ho partecipato, in compagnia dello psicologo del San Mungo ...prima di realizzare che si trattava veramente di un cane».

Nel frattempo, Harry sentì una stretta allo stomaco. Quel cane sulla copertina di "Presagi di Morte" al Ghirigoro, il cane nella penombra in Magnolia Crescent...
Dopo aver sentito un breve scambio di opinioni discordanti tra Hermione e la Cooman e qualche altro commento pessimista sulla sua sorte, Harry non ce la fece più e sbottò: «Avete finito di decidere se devo morire o no?».
Ormai la tensione tra gli studenti era palpabile nell'aria e, a causa di ciò, Sibilla Cooman decise di concludere la sua prima lezione augurando a tutti buona fortuna.


Le successive rassicurazioni della professoressa McGranitt, espresse nel corso della lezione di Trasfigurazione, non servirono a migliorare l'umore di Harry.
Quindi, con il pensiero ancora rivolto al Cane Fantasma, si unirono tutti alla folla che si dirigeva rumorosamente verso la Sala Grande per il pranzo.
Nonostante la presenza di un fumante stufato, Ron e Hermione continuarono a essere protagonisti di un pesante scambio di battute al vetriolo sulla presunta serietà del presagio canino.
Tale discussione raggiunse il culmine quando Ron si permise di ferire l'orgoglio della ragazza.

«La professoressa Cooman ha detto che non hai l'Aura giusta! E' solo che non ti va giù di non essere brava in qualcosa, una volta tanto!» ringhiò Ron stretto alle corde.
Aveva toccato un nervo scoperto. Hermione sbatté il libro di Aritmanzia così bruscamente che pezzetti di carne e carote volarono dappertutto.
«Se essere bravi in Divinazione vuol dire che devo far finta di vedere presagi di morte in un mucchietto di foglie di tè, non sono sicura che continuerò a studiarla! Quella lezione è stata davvero tremenda rispetto ad Aritmanzia!» esclamò la Grifondoro indispettita.
Si alzò, afferrò la borsa e se ne andò. Ron la guardò accigliato.

«Ma che cosa dice?» chiese al suo amico. «Non ci è ancora andata a lezione di Aritmanzia».
«Forse Hermione si è confusa» rispose Harry distrattamente. «Prima di andare a lezione di Cura delle Creature Magiche vorrei farti vedere uno strano oggetto che mi è stato regalato per il compleanno, una specie di collare».
«Chi te l'ha regalato?» chiese il ragazzo dai capelli rossi ridacchiando.

«E' questo il problema, ...non ne ho la più pallida idea!» replicò Harry respirando a pieni polmoni. «Credevo che fosse uno stupido scherzo di Malfoy, ma in questo periodo mi sta prendendo in giro solo perché sono svenuto sul treno ...Insomma, non è normale che Draco non faccia alcun accenno a quel collare, a meno che...».
«Prima il Gramo e poi un collare misterioso... Eppure, i cani fantasma dei cimiteri non portano collari!» disse Ron con l'aria di essere uno studioso di Grami. «Dov'è questo benedetto collare?».
«Nel mio baule ...Andiamo di sopra, così potrai vederlo» propose Harry.

I due Grifondoro si diressero rapidamente nel loro dormitorio e aspettarono che gli altri studenti uscissero per incamminarsi verso la capanna di Hagrid.
Poi, Harry aprì il suo baule, tirando fuori il fantomatico collare.
Senza esitare Ron afferrò il collare dalle mani del suo amico e lo esaminò.
Aveva gli stessi colori dello stemma della Casa di Grifondoro, ed era decorato con diverse pietre preziose.
Nella parte interna, invece, l'oggetto recava lateralmente una scritta a strisce violafucsia: "Ecce miao Clavis tua".

«Ecce miao ...Clavis tua?» ripeté Ron come se fosse ipnotizzato da quelle parole. «Ahhhh!...Ho capito. Vuoi farmi uno scherzo per quella storia degli stregatti!».
«Per favore Ron, non ti ci mettere anche a tu!» sbottò Harry. «E' una cosa seria».
«Vuoi che lo indossi per farmi fare una foto da Colin Canon?» esclamò Ron risentito. «Magari, ti farai qualche risata con Hermione».
«Ascolta Ron, per favore...» insistette Harry con occhi imploranti.
«Non prendermi in giro! ...Questo collare non può avertelo regalato Malfoy» sbottò Ron perdendo la pazienza.

«Come, scusa?» chiese Harry sorpreso. «Perché escludi questa possibilità?».
«Guarda le pietre preziose di cui è tempestato! ...Con il loro valore, potresti comprarti dieci Firebolt!».
«E secondo te io spenderei migliaia di galeoni per fare un scherzo al mio amico Ron Weasley?» domandò Harry infuriato. «Non ti ho mai chiesto di indossarlo, ma di esaminarlo... Voglio solo la tua opinione».
«Allora, vuoi sapere cosa ne penso?» ribadì Ron senza intravedere altre possibili soluzioni. «Regalalo a Grattastinchi».

Harry era stanco di quella conversazione. Strappò il collare di mano al suo amico e se lo mise intorno al collo.
Poi, lo agganciò in segno di sfida, e gridò: «Lo indosso io questo collare... Contento, miaooooohhhh?».
Ron non fece in tempo ad aprire bocca che la scritta sul collare iniziò a brillare intensamente, quasi si fosse attivata una magia nascosta nell'oggetto.

«Dobbiamo avvisare Hermione!» esclamò il giovane Weasley allarmato. «Sono sicuro che lei sarà capace di comprendere il significato di quella frase, e soprattutto, il motivo per cui tu stai...».
«Gnaooohhh, dopo che è sgattaiolata via in quel modo? ...Miao, miao... Voi e le vostre stupide miagolanti e miagolose discussioni, miao!!!» lo interruppe Harry perdendo il controllo del suo linguaggio. «Miauuuuhhh, adesso, non ci resta che andare felinamente da Hagrid o faremo tardi, gnaouuhhh!».
«Harry,...togliti quel collare!» mormorò l'amico sempre più preoccupato. «Tu stai...»

«Adesso sei invidioso, miewoorrr? ...Hai cambiato idea e vuoi indossarlo anche tu, miao, miao, miao?» soffiò Harry arrabbiato. «Mi dispiace, ma non se ne miagola! E' miao, ehm, cioè,...è mio!».
«Senti... ti chiedo scusa per prima, ma credo sia meglio riporre quel collare nel baule finché non scopriremo quali altri poteri sprigiona» mormorò Ron mettendo le mani sulla spalle del suo amico. «E poi... parli in modo molto strano ...In poche parole, stai miagolando, Harry!».
«Davvero, miao?» miagolò il Grifondoro dalla cicatrice a saetta colto alla sprovvista. «D'accordo, me lo tolgo, miao! ...Zampettiamo subito a lezione, o faremo tardi! E Hagrid non ce lo perdonerà miao, ehm, cioè mai ...Miaooooohhhhhh!!!».


Una volta sganciato e rimesso il collare nel baule, Harry fu felice di uscire dal castello.
Non miagolava più e la pioggia del giorno prima era sparita.
Ron e Hermione non si parlavano. Lui marciò accanto a loro in silenzio mentre attraversavano i prati scendendo verso la capanna di Hagrid, al limitare della Foresta Proibita.
La prima lezione di Cura delle Creature Magiche si sarebbe tenuta presso un recinto, a cinque minuti dall'abitazione dell'insegnante, e vi avrebbero preso parte anche i Serpeverde.
Dal momento che nessuno degli studenti era ancora riuscito a leggere un rigo del manuale scolastico senza essere morso, Hagrid si decise a svelare il modo per aprire, senza pericolo, il Libro Mostro dei Mostri.

«Oh, che sciocchi!» sibilò Malfoy. «Dovevamo accarezzarli! Perché non l'abbiamo capito subito?».
«Beh... sono divertenti, no?» disse Hagrid a Hermione in tono incerto.
«Oh, terribilmente divertenti!» esclamò Malfoy. «Davvero spiritoso, assegnarci un libro che cerca di mangiarci le mani!».
«Taci, Malfoy!» disse Harry piano.

Mentre la lezione proseguiva, Eileen e Conan zampettarono con le loro cappottine invisibili nei pressi degli alberi esterni della Foresta Proibita, nascondendosi in un folto cespuglio, a pochi passi dalla staccionata in legno che formava il recinto.
«Cosa abbiamo oggi?» mormorò Conan stiracchiandosi. «Vermicoli?».
«Pare che Hagrid abbia deciso di iniziare dagli Ippogrifi ...Mah!» rispose Eileen con filo di voce. «Se la prima lezione presenta un grado di difficoltà così elevato, la prossima volta farà passeggiare nel recinto una coppia di Lupi Mannari in luna piena di miele!».

Conan strizzò un occhio a Scintille, poi aggiunse: «Magari, possiamo chiamare anche Severus ad assistere alla seconda lezione al chiar di luna, eh, eh, eh!».
«Ammesso che ci sia una seconda lezione!» lo ammonì Eileen un po' turbata. «Guarda Harry! ...Sta facendo il suo inchino all'Ippogrifo!».
«Miao, ho ancora in mente la mia prima volta con un Ippogrifo» miagolò Conan. «Anzi... era un'Ippogrifa».

Eileen lo guardò scuotendo la testa, poi continuò: «E come potrei dimenticarla? ...Sei stato l'unico studente che, a distanza ravvicinata, si è inchinato contemporaneamente all'Ippogrifo femmina, sbattendo violentemente la fronte contro quella dell'animale! Quel giorno, siete stati entrambi ricoverati in stato di incoscienza!».
«Già, miao! ...Ma non sapevo che l'atto di sbattere la testa fra Ippogrifi desse inizio ad un rituale di accoppiamento!» ghignò Conan Scintillo vedendo Eileen arrossire. «Sarà per quello che l'Ippogrifa tentò di beccarmi e conficcarmi gli artigli sulla schiena per tutto il resto dell'anno scolastico».

«No, ti sbagli. Zuccone!!! ...Il rituale di accoppiamento tra Ippogrifi prevede solo lo strofinamento del becco» replicò Eileen Scintille senza degnarlo di uno sguardo. «L'Ippogrifo di cui stai miagolando, era il "fidanzato" dell'Ippogrifa che avevi fatto svenire con la capocciata!».
«Oh, miao! Devo aver frainteso quel paragrafo!» commentò Scintillo ridacchiando.
«Osserva Potter! ...Sta già volando sopra il dorso di Fierobecco!» replicò Eileen indicando il cielo sopra di loro.

«Bravo, Harry!» ruggì Hagrid, mentre tutti tranne Malfoy, Tiger e Goyle lo festeggiavano. «Ok, c'è qualcun altro che vuole provare?».
Incoraggiati dal successo di Harry, gli altri ragazzi si arrampicarono cautamente sulla staccionata. Hagrid slegò gli Ippogrifi uno a uno, e ben presto furono impegnati in una serie di nervosi inchini.
Purtroppo, l'approccio di Draco con Fierobecco fu estremamente arrogante e offensivo, e l'Ippogrifo, pur essendosi precedentemente inchinato a lui, gli rivolse contro i suoi artigli.
Per Malfoy, ferito e sanguinante, si rese necessario il trasporto tra le braccia di Hagrid verso l'infermeria di Madama Chips.

«Miao, lo sapevo!» esclamò Scintille mettendosi una zampetta in fronte. «Hagrid si è messo nei guai alla prima lezione».
«Scommetto cento croccantini, che il vecchio Lucius Malfoy cercherà di presentargli un conto molto salato!» proseguì Conan alzando gli occhi al cielo. «Povero Rubeus!».
«Per le mutande di Merlino, se mi avessero chiamata "bestione", come Malfoy ha apostrofato Fierobecco, mi sarei arrabbiata anch'io!» miagolò Eileen fuori di sé.

«Ah... diversi anni fa, chiamarono anche me in quel modo! Mi ero trasfigurato in uno studente di Grifondoro, e stavo acquistando l'intera merce del negozio di Mielandia, per un Miagolo-Beach Party sulle rive del Lago Nero» rispose Conan lisciandosi la coda. «Avevo appena finito di svuotare l'ultimo scaffale quando un inferocito gruppo di studenti di Serpeverde, entrato dopo di me, pretese che restituissi una parte dei dolciumi».
«Miao... e tu come ti comportasti?» miagolò Eileen temendo una risposta scontata.
«Prima o dopo il procedimento disciplinare davanti a Silente?» domandò Conan con l'aria di chi aveva la propria testolina avvolta da un'aureola di santità.
Eileen rimase in silenzio, basita dalla risposta, ma dal momento che era quasi scoccata l'ora del pasto serale, evitò di approfondire la questione, immaginando che si fosse trattato di un piccolo eccesso di legittima difesa.


Intanto, Harry, Ron e Hermione furono tra i primi a raggiungere la Sala Grande all'ora di cena, con la speranza di vedere Hagrid, ma il loro amico non c'era.
«Non lo licenzieranno, vero?» chiese Hermione ansiosa, senza toccare il suo pasticcio di rognone.
«Sarà meglio di no» disse Ron con aria cupa. «Beh, non si può dire che come primo giorno non sia stato interessante».
«Interessante come questo gingillo, giusto?» mormorò Harry passandosi maliziosamente tra la mani il collare magico.
«Potevi lasciarlo nel baule» disse Ron con noncuranza, catturando l'attenzione dell'amica. «Tanto Hermione non si cura di oggetti così superflui! ...Ha Aritmanzia e Antiche Rune per la testa».

«Ehi, un momento, cos'è? ...Una piccola collana di pietre preziose? ...Posso provarla?» disse Hermione con eccitazione rivolgendo uno sguardo imbarazzato a Ron. «Confessa Harry ...è un regalo di Ron per fare la pace con me, ma non ha il coraggio di darmelo personalmente».
«Co... cosa?» balbettò Ron arrossendo. «Più che una collana è un collare. E poi non... non dire sciocchezze, Hermione! Dovrei vendere le case dei miei e dei tuoi genitori per comprarlo! ...E forse non basterebbero».
Di scatto, Hermione prese il collare dalla mano di Harry sorridendo; scosse la testa e se lo agganciò intorno al collo, coprendolo gelosamente con la sua sciarpa di Grifondoro.
Nessun ragazzo gli aveva mai fatto un regalo così bello, ed era molto felice di poter tornare in buoni rapporti con Ron.

«Grazie Ron! ...Anche se le pietre fossero false, apprezzo il pensiero e ti perdono miagolamente per le brutte parole che mi hai miagolato a pranzo, miauuuuhhh!» esclamò Hermione al settimo cielo. «Miewoorrr, è inutile che mi guardate con quegli occhi fuori dalle orbite! Cosa credete? ...Gnaoooh, sono una ragazza come le altre e non mi piacciono solo i libri! Quante volte ve lo devo rimiagolare?».
Lasciando i suoi amici a bocca aperta, Hermione si voltò radiosa verso il tavolo degli insegnanti, e per poco non si affogò con il suo succo di zucca.

Sotto il tavolo degli insegnanti riuscì a vedere nitidamente creature che altri non vedevano, in particolare, quattro Stregatti e uno strano libro zampettante pasteggiare vicino le gambe di Silente, della professoressa McGranitt e di Severus Piton.
Ad un certo punto, Pietra e Conan si accorsero che la ragazza li stava fissando ammutolita, indicando con il dito indice nella loro direzione, che era la stessa dell'insegnante di Trasfigurazione, e di Piton.
Pietra sapeva bene cosa stava succedendo, e non perse tempo: si esibì in una serie incredibile di linguacce, mentre il suo ciuffetto e le orecchie salivano e scendevano incessantemente dalla sua testolina, come il pistone di un cilindro impazzito appartenente al motore di un automobile Babbana.
Contemporaneamente Conan agitò i fianchi e la coda ruotando sulle zampe posteriori, come se stesse danzando un ballo hawaiano, ma la sua testa girava prodigiosamente in direzione opposta rispetto a quella del resto del corpo.

Visto lo strano comportamento di Hermione, che continuava a indicare con il braccio teso il tavolo degli insegnanti senza proferir parola, Harry e Ron pensarono bene di alzarla di peso e accompagnarla nella Sala d'Ingresso, togliendole prima il collare e nascondendolo.
«Voi non avete idea di cosa ho visto!» miagolò la piccola Grifondoro tremante. «Ho la prova che siamo invasi!»
«Aspetta!... Non tirare conclusioni affrettate» la rincuorò Ron. «Adesso calmati, poi ci racconterai cosa hai visto esattamente»
«Hermione, penso che avresti diritto a una spiegazione» aggiunse Harry. «Forse sarebbe meglio...»

Proprio in quel momento, un'ombra si proiettò su di loro, vanificando la luce delle candele presenti.
«Anche io ho diritto a una spiegazione, signorina Granger» li interruppe la professoressa McGranitt in tono pacato. «Hai insistentemente puntato il dito indice nella mia direzione, per buona parte della cena».
«Oppure indicava la mia persona, Minerva» sibilò Piton soave appena arrivato alle loro spalle, silenzioso come un serpente. «Quale torto avrò mai commesso, dal momento che la prima lezione di Pozioni di quest'anno deve ancora avere luogo?».

«Professoressa McGranitt, professor Piton, scusatemi, ma non, non... stavo indicando voi» iniziò a balbettare Hermione. «Sotto il vostro tavolo...».
«Hermione!» la interruppe Harry preoccupato per ciò che avrebbe rivelato la sua amica. «Lo sappiamo tutti che sotto il tavolo degli insegnanti c'è un, un...».
«C'è un bellissimo tappeto!» intervenne in aiuto Ron. «Mia madre farebbe figurine di Cioccorane false pur di averlo in salotto».
«Tacete voi due!» esclamò Minerva perdendo la pazienza. «Volete una punizione il primo giorno di scuola?».
«Granger, pretendiamo troppo se ti chiediamo di illustrarci le meraviglie ammirate sopra quel tappeto, oltre alle nostre scarpe?» chiese Piton muovendo lentamente le braccia sotto il suo mantello. «Hai forse bisogno di una pozione in aiuto della memoria?».
«Ebbene... siamo invasi!» disse Hermione con aria seria. «Sotto il vostro tavolo c'erano ben quattro stregatti, e uno strano libro felino dotato di zampette e coda!».

Ci fu un breve momento di silenzio, in cui gli sguardi dei due insegnanti si incrociarono in modo indecifrabile: sembravano attendere che la ragazza aggiungesse qualcos'altro, mentre Ron e Harry avevano già il rimpianto per il rognone abbandonato a sé stesso in Sala Grande.
«Due di loro sembravano addirittura prendermi in giro!... Invece, il Libro mi ignorava completamente» continuò Hermione gesticolando nervosamente.
«Hai affermato di aver visto quattro stregatti» rispose l'insegnante di Trasfigurazione incuriosita. «E gli altri due che stavano facendo?».

Dopo aver respirato profondamente, la Grifondoro replicò: «Gli altri due, che sembravano femmine, stavano picchiando gli stregatti che mi stavano prendendo in giro, mentre il libro continuava a restare indifferente, continuando a sgranocchiare una coscia di pollo».
«E' evidente che siamo di fronte a una forma di esaurimento nervoso, dovuto all'eccessivo studio durante le vacanze estive... una patologia da cui sono certamente immuni Potter e Weasley» sibilò Piton squadrando Harry e Ron con uno sguardo fulminante. «Inoltre, l'allucinazione in cui compare un libro che osi ignorare la signorina Granger, è un chiaro sintomo di un sovraccarico da letture estremamente pesanti. Di conseguenza, il subconscio magico della studentessa proietta libri animati che appaiono insensibili alle sue attenzioni scolastiche».
«Hai ragione, Severus, deve essere questa la spiegazione: la visione dei quattro felini potrebbe rappresentare la nostra scuola: una simbologia relativa alle quattro case di Hogwarts» commentò Minerva annuendo con aria torva. «Forse, alla signorina Granger accade spesso di "felinizzare" la realtà quando studia troppo... Cercherò di non caricarla di compiti la prossima settimana».

«Un momento, non sono state delle allucinazioni» esclamò Hermione ansimando. «Quelle creature potrebbero essere più numerose».
«Riposati, Granger! Anche la difficile lezione sugli Ippogrifi può aver contribuito ad aumentare lo stress» tagliò corto la McGranitt. «Ma se le visioni dovessero ripresentarsi, dovrò concederti almeno una settimana di esonero dalle lezioni».
«Allora, buona invasione, signorina Granger!... Ovviamente, i suoi amabili appuntamenti felini non sono da considerarsi una valida scusa per mancare alla mie lezioni» sibilò Piton in tono beffardo, mentre si stava allontanando con Minerva verso la Sala Professori. «Ma se dovesse aggirarsi per la scuola qualcosa di più grosso e peloso del suo gatto, le saremmo grati se ci rendesse partecipi dell'avvistamento».


La cena si era ormai conclusa e, a seguito del colloquio con gli insegnanti, Harry, Ron e Hermione salirono nell'affollata Sala Comune con l'aria afflitta.
Cercarono di fare i pochi compiti assegnati, ma tutti e tre continuavano a distrarsi guardando fuori dalla finestra.
«C'è una luce accesa a casa di Hagrid» disse Harry all'improvviso.
Ron guardò l'orologio, e rispose: «Se ci sbrighiamo possiamo andare a trovarlo, è ancora presto...».

Nonostante l'indecisione di Hermione, ancora sconvolta dall'esperienza vissuta in Sala Grande, e il suo ragionevole desiderio di conoscere qualcosa di più su quello strano collare, i tre ragazzi decisero di far visita Hagrid, nella speranza di non incontrare ostacoli sulla loro strada, e meno che mai Sirius Black.
Giunti alla sua capanna, trovarono Hagrid quasi ubriaco, in compagnia del suo fedele Thor.
Cercarono di rassicurarlo in ogni modo possibile sull'incidente scolastico occorso a Draco, ma le previsioni sul suo futuro da insegnante rimanevano abbastanza pessimistiche.
Eppure, Hagrid si preoccupava di più che Harry fosse fuori dal castello con il buio, che del suo destino. Pertanto, insistette per riaccompagnarli subito al castello, chiedendo loro di non andarlo più a trovare di notte.

Mentre i Grifondoro stavano giungendo nelle vicinanze del portone del castello, Harry si voltò di colpo e scorse, nell'oscurità, una strana figura incappucciata che si muoveva rapidamente in posizione eretta.
Per un attimo gli sembrò di vedere uno strano volto con misteriose fattezze canine.
Poi, di colpo, l'ombra scomparve, inghiottita dalla terra, come se una volpe fosse appena sparita dentro la propria una tana per nascondersi alla vista dei cacciatori.
«Hagrid, sai per caso se c'è un cimitero nei pressi del castello infestato da cani fantasma?» domandò Harry prima di entrare nella Sala d'Ingresso.

«Oh, la professoressa Cooman ha colpito ancora!... Cimiteri e Grami, eh? Non che io sappia» rispose Hagrid allegramente, spingendo dentro l'ingresso i ragazzi uno dopo l'altro. «Ma con quello che ho bevuto stasera, potrei scambiare Thor per un Gramo, eh!».
"Ma io non ho bevuto niente..." rifletté Harry rassegnato. "E poi, i Grami dovrebbero camminare su quattro zampe, o no?".

Intanto, nelle vicinanze del portone del castello di Hogwarts, un cartello di legno tarlato svettava verso il cielo, impalato ai margini di una grossa buca illuminata esclusivamente dalla debole luce lunare.
Su di esso c'era una scritta con alcune lettere scolorite: "Pericolo, fosso con trappole per talpe! Tenersi alla larga!!!".

Invece, in fondo al fossato, dove erano state inserite da Hagrid tante trappole quanti erano i cunicoli presenti, c'era Conan Scintillo in incognito e ingrugnito.
Era mascherato da Gramo, e si lamentava miagolosamente per la rovinosa caduta.
«Ecco come Rubeus si procura i suoi affascinanti cappotti invernali di talpa!» miagolò Conan dolorante, fra sé e sé, cercando di risalire in superficie nonostante la tagliola magica che gli mordeva la coda. «Che cosa ne sarebbe delle tragedie di Shakespeare se una "talpa letterata", che avesse avuto a che fare con Rubeus Hagrid, raccontasse in versetti le proprie disgrazie!».

14 commenti:

  1. Gli effetti del collare magico sono veramente esilaranti. Come sempre complimenti. Sto morendo dalla curiosità per vedere come prosegue l'intreccio... e soprattutto vedere come Hermione Harry e Ron riusciranno a capire il vero scopo del collare magico degli Stregatti... miagolando la risposta ovviamente!

    RispondiElimina
  2. Miao GattoCalderone!
    Un inchino miagoloso per ringraziarti dei complimenti, che non fanno mai male, ghghgh!
    Alcune curiosità saranno soddisfatte in questo libro, ma altre si dipaneranno lungo la saga.
    E' possibile che Harry riceva un aiuto involontario e insperato... Ma non posso miagolare oltre, o Eileen mi 'stupemiagolaficia'!
    Oltre a quel collare, poi, ci sono anche i collari dell'Apocalisse, non dimentichiamoli!
    Tuttavia, ti meriti uno spoiler per il futuro: in concomitanza al redivivo Torneo Tremaghi, sarà organizzato anche, in segreto, il Torneo Quattrogatti!
    Stendere il tappeto prima di rotolarsi, ghghghgh!
    Tuo Stregattaccio colpito da stupe-miagolo-ficium.

    RispondiElimina
  3. Ciao Stregatto, le battute di Piton sembrano scritte dalla Rowling! Hermione invece sembra un po' ottusa, la facevo più sveglia... Povero Conan, non c'è verso di rimanere illeso, ma almeno è assicurato? Pietra sta diventando un brontolone, lo preferivo casinista, ma quando si rifà le unghie sullo scialle della McGonagall è irresistibile! Un ciao da Lidia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Lidia,
      ti ringraziamo per il complimento su Piton, ci teniamo tantissimo.
      Riguardo Hermione, tieni presente che non è da tutti aver a che fare con gli stregatti, e che Ron è un corto circuito per il suo intelletto. In ogni caso è la più sveglia sull'esistenza stregatti!
      Trovala tu un assicurazione che ha il coraggio di assicurare gli stregatti, e fammi sapere, ghghgh!
      Lo scialle della McGranitt è una istigazione a delinquere, come i gomitoli di lana.
      Volevamo chiamare la campionessa di Hogwarts per il Torneo Quattrogatti... 'Kitty', con il tuo permesso.
      Tuo Stregattaccio miagolone pronto a brevettare nuovi casini.

      Elimina
  4. Ciao Stregatto, volevo informarti che gli stregatti possono assicurarsi tramite l'I.M.P.S. (Istituto Magico Previdenza Stregatti), però per la sede non so come indirizzarti... Sarei onorata se usaste il nome della mia cara micia, permesso accordato! Restando in attesa dei tuoi prossimi, esilaranti casini, ti saluto affettuosamente. Lidia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miao Lidia,
      se a capo della sede c'è la moglie di Noli, siamo rovinati comunque: un premio impagabile!
      I prossimi casini saranno pubblicati a Pasqua, ghghgh! Si prevedono casini anche alla Stamberga Strillante!....Non lo dovevo miagolare, non lo dovevo proprio miagolare...
      Allora, miagolamente approvato, Kitty sarà la campionessa di Hogwarts del Torneo Quattrogatti!
      Ovviamente, sarà selezionata da un giudice miagolamente imparziale, ma non è il Calice di Fuoco!
      Tuo Stregatto in cerca del giudice imparziale precostituito magicamente, ghghgh!

      Elimina
  5. Ciao Stregatto, credo di essermi persa qualcosa... chi è Noli? Ritornando ad Hermione penso che alla vista di quello strano collare avrebbe reagito sequestrandolo e correndo a documentarsi in biblioteca. Tra l'altro lei e Ron , nel terzo libro litigano di continuo a causa dei loro animali, la scintilla dell'amore non si era ancora accesa... Ciao da Lidia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miao Lidia,
      vero, la scintilla dell'Amore non si era ancora accesa, ma ogni tanto anche le ragazze come Hermione sperano nei ramoscelli d'ulivo dopo aver litigato ferocemente con Ron. E visto che siamo vicino Pasqua, una collano nell'uovo sarebbe stato il massimo, ghghgh! Ma la Rowling trascura tale festività, perciò resta l'idea del regalo pacificatore. E poi, il connubio Hermione-biblioteca non esaurisce la personalità della ragazza, che altrimenti sarebbe perturbante!

      Oh bé, se non sai chi è Noli, allora dovrai recuperare qualche capitolo!
      Noli Me Tangere, (in latino: non mi toccare), è il Presidente della Confederazione Internazionale delle Colonie stregatte!

      Pare che, nel 1926, sia stato catturato da Scamander, che voleva studiare la specie, credendola rientrante tra gli animali fantastici.
      Noli evase subito, lasciando aperta la valigia a New York, ma ufficialmente ti hanno miagolato che la valigia aveva le chiusure rotte.

      A seguito del rischio di una guerra mondiale con gli stregatti per il sequestro e il trattamento da cavia, fu firmato un trattato dove gli stregatti vengono dichiarati 'Creature magiche' non animali, e come tali non possono essere oggetto di studi se non con il consenso miagolato e informato.
      Attualmente Noli rappresenta la più alta carica istituzionale politica felina, ed è molto anziano e malato da ateriosclerosi felina.
      Da tale malattia derivano i casini che combina.
      A questo punto, miao, non ricordo se quello che ho scritto è uno spoiler o è già stato scritto precedentemente, muahahahahahah!!! Forse si tratta di entrambe le situazioni, ghghgh!
      Tuo Stregattaccio

      Elimina
  6. Ciao Stregatto, di solito leggo con attenzione... ma questo personaggio mi sfugge. La sua storia poi mi è del tutto nuova. Probabilmente mi sbaglio io, fammi sapere. Lidia.
    P.s.: le ragazze come Hermione non sperano nei ramoscelli d'ulivo, vanno direttamente all'albero e se lo prendono, se gli interessa, altrimenti fanno cuocere i bellimbusti come Ron nel loro brodo... ah ah ah!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miao Lidia,
      forse Noli sta per arrivare, forse è stato solo accennato, comunque mai contrariare uno stregatto anziano ateriosclerotico, che si dimentica di prendere le sue medicine!

      E' sicuro che Hermione vada direttamente all'albero, ma in questo caso, c'è arrivata per seconda (vedi gli sbaciucchiamenti di Lavanda, ghghgh!).
      Ma a volte, si perde una battaglia per vincere la guerra, in questo caso senza regole.
      Inoltre, Hermione era molto felice di essere stata salvata dal Troll nel secondo libro: ci sono tanti tipi di ramoscelli d'ulivo.
      Tuo Stregatto che si sgrana le olive ascolane.

      Elimina
  7. Ciao Stregatto, un Troll nel secondo libro non lo ricordo...ma forse ti riferivi all'episodio nei bagni del primo, ad Halloween. Ed in quel caso si salva grazie ad Harry, che si ricorda in extremis di lei. Se ho tempo mi riguardo le Cronache, per vedere se e/o dove mi sono persa Noli Me Tangere (bel nome, fa pensare ad un tipo molto "socievole" e "collaborativo"). Lidia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miao Lidia,
      si hai ragione, nel primo libro, ma Ron collabora un pochino, dai, ghghgh!
      Come vedi, sono sulla via dell'ateriosclerosi di Noli, muahahahahah!

      Noli è un vecchietto arzillo, non molto affabile, dallo schiantamento facile, ma anche generoso!
      Sono sicuro che ti piacerà come personaggio.
      Tuo Stregatto pronto a esaltare il colesterolo felino con ciccioli e burro di arachidi!

      Elimina
  8. Stregatto, stai attento ai grassi saturi, sono peggio dei Dissennatori! Di certo saprai che la via dell'arteriosclerosi è lastricata di buon cibo. Attendo con fiducia l'esordio di questo nuovo personaggio. Lidia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Miao Lidia,
      prometto di non straviziare troppo, e poi ho la buona abitudine di andare a zampettare di corsa,ghghgh!
      Ci vorrà ancora qualche capitolo, ma arriverà!
      Tuo stregatto con l'elmetto, un brodino vegetale e la ricotta (per far pari).

      Elimina

AVVISO: Benvenuti! Potete commentare pur non essendo registrati, ma sapete che è possibile inserire un nickname? Nella tendina "Commenta come" c'è l'opzione "Nome/URL". Inserite soltanto un nome e cliccate su continua, potrete così identificare facilmente i vostri commenti! Buona permanenza nel blog!