Libro 3, Capitoli 7 e 8: Il sogno di Severus Piton

Libro 3, Capitoli 7 e 8: Il sogno di Severus Piton
Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo Sette: Il molliccio nell'armadio, e Capitolo Otto: La fuga della Signora Grassa.

Erano già trascorse alcune settimane dalla lezione di Pozioni in cui Neville Paciock aveva seriamente rischiato di perdere il suo rospo, e anche da quella di Difesa contro le Arti Oscure condotta da Remus Lupin in materia di Mollicci.
Dal momento che i rapporti tra Remus Lupin e Severus Piton stavano diventando sempre più tesi, la Professoressa McGranitt pensò bene che fosse giunto il momento di organizzare un'allegra 'serata accademica' : la vegliarda aveva in mente una singolare festa per insegnanti bisognosi di chiarirsi con i propri colleghi, al fine di ritrovare l'armonia didattica perduta.

Così, con grande entusiasmo, Minerva si recò a Hogsmeade ad affittare, per il sabato successivo, l'intera Taverna ai "Tre Manici di Scopa" di Madama Rosmerta.
Successivamente si diresse nella Torre della Guferia del castello, e affidò gli inviti da distribuire ai docenti allo stormo di gufi più riposati, che avevano un'espressione arcigna e poco raccomandabile.

Tutto lasciava supporre una pianificazione perfetta dell'evento, ma la McGranitt non si era ancora resa conto di aver commesso un gravissimo errore strategico.
Infatti, l'insegnante di Trasfigurazioni non poteva sapere che quei gufi, che portavano i nomi di tre famosi triumviri romani...Cesare, Pompeo e Crasso, erano al servizio dell'Ordine di Gattaca.
Inutile dire che Pietra Stregatto fu immediatamente informato dell'operazione postale richiesta da Minerva.


Ponderata la situazione, il dispettoso stregattaccio non solo decise di preparare un'altra festa nello stesso giorno, al castello, ma ordinò al gufesco triumivirato di recapitare un solo invito tra quelli predisposti da Minerva.
In linea con lo spirito della festa desiderato dalla stessa Direttrice di Grifondoro, Pietra fece malignamente in modo che anche l'anziana insegnante, che si riteneva essere immune da certe problematiche relazionali, potesse soddisfare i suoi inconfessabili bisogni di chiarimenti con l'unica persona che avrebbe ricevuto l'invito.

A seguito del sabotaggio postale felino, la sera del quarto sabato di ottobre, la Professoressa McGranitt si ritrovò ai Tre Manici di Scopa insieme alla Professoressa Sibilla Cooman.
Entrambe le donne iniziarono a bere un'Acquaviola, aspettando di scorgere l'arrivo degli altri colleghi da un momento all'altro.
Si sorridevano sempre cordialmente tra lunghe pause di silenzio, anche se con il trascorrere dei minuti, Minerva sembrava aver sviluppato un leggero tic nervoso agli occhi.
Fatta eccezione per Madama Rosmerta, dall'aria mortificata, nel locale affittato non c'era altra anima viva, anzi nemmeno un fantasma.
Poco dopo, Sibilla e Minerva erano sedute di fronte a due curiosi cocktails 'Alexander Felinus' offerti da uno sconosciuto, accompagnati da un vassoio di involtini di salmone con contorno di tartufi blu della Foresta Proibita, da spiedini di olive giganti infilzate con una grossa lisca di pesce e, infine, una mousse di rane cornute flambé.
Solo allora, Minerva si rese conto di aver dato troppe cose per scontate, mentre i suoi sospetti presero subito la forma di una pelliccia spelacchiata e zampettante, color violafucsia.
Ovviamente, l'argomento principale della festa per 'anime gemelle diverse', fu il metodo più adeguato di insegnare Divinazione agli studenti, possibilmente senza spaventarli con presagi di sventure o morte imminenti.
Dal canto suo, Sibilla, assai contrariata dalle argomentazioni della sua interlocutrice, preannunciò la futura aggressione a una donna dalla corporatura robusta presente nel castello, senza specificare altri particolari, salvo un confuso accenno a un quadro sfregiato.
Tale predizione fu considerata quasi come un oltraggio da Minerva, che inventò una scusa per recarsi immediatamente in bagno a cercare uno specchio: desiderava capire se fosse ingrassata a tal punto da meritarsi di essere il soggetto di quell'assurda profezia.
Poi, la serata proseguì fra sorrisi di circostanza, commenti sulla tovaglia impelata, e tic nervosi di vario genere, fino al consumarsi delle sospette candele sul tavolo...a forma di coda di gatto.

Quella stessa sera, ad Hogwarts, tutti gli altri insegnanti si stavano radunando nella Torre di Astronomia, eccezion fatta per Silente, la cui presenza era stata richiesta al Ministero della Magia.
In quella sommità del castello, Pietra aveva fedelmente riprodotto un ambiente dell'antica Roma Imperiale, ispirandosi ai famosi banchetti luculliani e ai suoi fedeli gufi.
La maestosa sala era stata arredata con eleganti triclini, decorata con piatti e anfore 'prese in prestito' dal British Museum di Londra, e infine, impreziosita dalla fedele ricostruzione della cuccia del gatto dell'Imperatore Cesare Augusto, recante dei piccoli capitelli agli angoli in stile corinzio.
Inoltre, un meraviglioso buffet, a base di cosce di pollo arrosto, murene, e mammelle di scrofa ripiene, era stato posizionato al centro della struttura, perfettamente equidistante da ogni triclino.
( Fonte per i dettagli culinari: vedi Alberto Angela, Trasmissione: Ulisse, I piaceri della scoperta).

Alla porta d'ingresso alla Torre, c'era un curioso vessillo che sosteneva un drappo rosso con un emblema ancor più bizzarro, fissato a una traversa e a una picca, mentre alla sua sommità si poteva ammirare una piccola statua d'oro raffigurante un felino.
"Caro Pietra, potresti essere così gentile da spiegarci che cosa ci fa la statua di un gatto dall'aria sonnacchiosa, rappresentato con le zampe spiegate come ali e la testa che guarda a sinistra, montato sopra un vessillo di una legione romana?" domandò Filius Vitius appassionato di storia antica. "Non sono un esperto come il professor Ruf, ma ho sempre saputo che l'emblema di Roma fosse un'aquila con le ali spiegate, e con la testa rivolta verso destra".

"Per tacere della cuccia ricamata sul drappo rosso!" aggiunse Pomona Sprite un po' disorientata, "e della scritta sottostante...S.P.Q. Miao!".

"E' il vessillo della famosa legione felina del Proconsole Gattanzio" miagolò lo Stregatto inventandosi una panzana clamorosa per coprire le proprie lacune in storia romana.

"Al servizio di Giulio Cesare, immagino" chiese la Professoressa di Erbologia mangiando la foglia e ammiccando con gli occhi verso il Direttore di Corvonero.

"Ehm, miao, più o meno...Gattanzio era agli ordini di Caio Apollaius, lo sterminatore di galli, galline e quaglie dell'antica Gallia. Naturalmente, Apollaius era amico e consigliere di Giulio Cesare" rispose Pietra sgattaiolando in fretta con un vassoio di calici di vino elfico in direzione del Professor Piton, sul lato opposto della Torre di Astronomia.

Appena Severus lo vide zampettare verso di lui, lo salutò con cenno del capo, facendogli segno di unirsi al gruppo: il Maestro di Pozioni si stava piacevolmente intrattenendo con Eileen, Daisy e Conan, che avevano appena assistito all'ignobile fuga del loro direttore.

"Miao, Sev!...Stavo per sbellicarmi dalle risate quando hai fatto ingurgitare la pozione restringente al rospo di Neville, ghghgh!!!" esordì lo Stregattaccio passando i calici. "Avevi previsto che Hermione Granger lo avrebbe aiutato a prepararla...poi hai creato un po' di suspense tra gli studenti per punire quei due...e il povero Paciock è quasi morto d'infarto, muahahahahah!!!".

"Ovviamente. E' il mio metodo per responsabilizzare uno studente come Neville Paciock" sibilò Piton con un ghigno beffardo. "Anche se, mio malgrado, sono stato costretto a togliere anche dei punti a Grifondoro".

"Ovviamente, miao!" rispose lo Stregatto muovendo le pupille come le biglie di un flipper.

"Che fine hanno fatto Minerva e Sibilla, miao?" chiese Eileen senza malizia.

"Indisposte, miao!" tagliò corto Pietra. "A forza di parlare delle loro materie, si sono prese un forte mal di testa, ghghgh!".

Senza badar troppo alla bizzarra risposta del suo fidanzato, Daisy appoggiò una zampetta sul braccio di Severus e gli domandò: "A proposito Sev, sei riuscito a scoprire un ingrediente che possa sostituire la milza di gatto nella preparazione della Pozione Restringente?...Solo un Maestro geniale, come te, potrebbe riuscirci".

"Purtroppo quella pozione fa ancora parte del programma scolastico di Pozioni approvato dal Ministero" mormorò Piton leggermente esitante. "Tuttavia le mie ricerche indicano che una palla di pelo di Kneazle, arricchita con la rarissima polvere di pulci magiche di stregatti, potrebbe sostituire in modo soddisfacente la milza di gatto".

"Fantastico Sev, ghghghgh!!!" miagolò Pietra felicissimo. "Come posso dare un contributo felino alla scienza e ai nostri poveri fratelli gatti?".

"Miao Sev, se lo ritieni necessario, istituiremo un centro di raccolta per donatori di bolo di pelo Kneazle!" miagolò il Professor Conan Scintillo impettito, pronto a fare la sua parte nel settore della ricerca magico-scientifica. "Cosa devo fare per facilitarti miagolamente il compito?".

"E avete il coraggio di domandarlo?" sbottò Eileen tirando le orecchie a Pietra e Conan. "Voi due da soli rappresentate la metà della produzione mondiale di pulci magiche!".

"Siete praticamente delle vere e proprie discariche abusive di quelle bestiacce!" aggiunse Daisy in tono ironico. "Oppure, per miagolarla più elegantemente...generosi donatori universali".

Conan e Pietra rimasero per un attimo basiti, ma dopo un sorso di vino elfico, ritrovarono subito un po' di euforia.
In effetti, non avevano mai pensato che il progresso scientifico in materia di Pozioni potesse dipendere dalla scarsa frequenza dei loro bagnetti.

Ad un tratto, il solitario Professor Remus Lupin si avvicinò al piccolo gruppo di stregatti che stavano miagolando vivacemente con il Direttore di Serpeverde.

"Buonasera, mi chiamo Remus Lupin" esordì Remus con un tono di voce gentile e un inchino. "Finalmente ho il piacere di vedere, senza le cappottine invisibili, gli insegnanti stregatti di Hogwarts. E' un vero onore essere qui con voi e con Severus. Naturalmente, manterrò il segreto riguardo la vostra esistenza, come promesso a Silente".

Subito Daisy e Eileen si presentarono educatamente, porgendo la zampa destra e abbozzando un delizioso sorriso felino, mentre Piton iniziò ad irrigidirsi.

"Desidero scusarmi con te, Severus, per la questione del molliccio creato da Paciock" mormorò Lupin sinceramente dispiaciuto. "Non avrei mai pensato che quel ragazzo avesse veramente paura di un suo docente".

"Dubito che uno studente possa essere terrorizzato da te, Lupin, specialmente in assenza di luna piena" sibilò Piton dirigendosi verso l'uscita della Torre di Astronomia. "Con il vostro permesso, devo prepararmi per il turno d'ispezione notturna. Buon proseguimento".

Lupin accennò un saluto e seguì Severus Piton con lo sguardo, ma non era in condizioni di potergli dare torto.

"Miao Lupin, mi chiamo Conan Scintillo, insegnante di arti marziali magiche feline, e lo stregatto alla mia destra, è Pietra Stregatto, il Direttore della Casa di Violafucsia" miagolò Conan con gli occhi chiusi quasi a fessura. "Non ci hai mai visti, né conosciuti prima di stasera. Tuttavia, ci siamo già incontrati molto tempo fa".

"Come avete...miagolato?" domandò Remus confuso.

"Miao Remus, vecchio mio...è solo che non te ne sei mai reso conto!" aggiunse Pietra ghignando. "Ci siamo incontrati il giorno dell'esame di Difesa contro le Arti Oscure, valevole per il tuo G.U.F.O".

"Davvero?" esclamò Lupin sconcertato guardando le due stregatte, che erano state colte di sorpresa quanto di lui.

"Eri sotto un faggio, sulla riva del Lago Nero; facevi finta di leggere un libro, mentre lo studente Severus Piton era stato appeso per aria dal tuo amico James, aiutato da Sirius Black" miagolò Conan avvicinandosi ad un'armatura medievale. "E tu te ne stavi lì...a guardare!".

"Ecco io...so di aver sbagliato; ero solo un adolescente e, in presenza di James e Sirius, diventavo più idiota del solito" disse Lupin in tono dimesso. "Ma non ho mai lanciato incantesimi contro Severus e ho sempre chiesto ai miei amici di lasciarlo in pace".

"Vero!...E' per questo che i miei artigli se la sono presa esclusivamente con la tua lettura preferita, punendoti per la tua indifferenza" obiettò Conan con espressione seria. "Ti ho forse rinfrescato la memoria, Remus?".

"Ricordo che dopo che James ebbe finito con Piton, una forte e improvvisa folata di vento sfiorò il mio viso, e il libro mi cadde dalle mani" replicò Remus esterrefatto. "Era stato fatto a pezzi, ridotto in lunghe strisce sottili sparse sul prato...pensai allo scherzo magico di uno studente di Serpeverde".

"Allora, rammenterai anche che, terminati gli esami, James Potter e Sirius Black furono ricoverati in infermeria" miagolò lo Stregatto incrociando le zampette nervosamente. "Accadde qualche giorno prima della partenza per le vacanze estive, miao!".

Lupin sbatté nervosamente le palpebre, e rispose: "Si, certo...Madama Chips fu così gentile da comunicarmi che, nonostante la loro spavalderia, lo stress per gli esami li aveva ridotti ad uno straccio e...".

"Questo è ciò che Madama Chips ti fece credere" lo interruppe Conan senza riguardo. "Credi che il tuo caso di licantropia sia stato l'unico che Silente abbia messo a tacere a Hogwarts?...A me e a Pietra, quella rissa costò un'intera estate in punizione a pulire il castello!".

"Ahh, si, certo!... Lo stress da esami, muahahahahahah!...James ebbe l'occhio destro tumefatto e due costole incrinate, mentre Sirius Black si ritrovò la caviglia destra slogata e un labbro gonfio" miagolò Pietra ridacchiando sotto voce. "Per non miagolare dell'ulteriore stress da 'ruzzolamento di scale' subito dai tuoi amici, muahahahah!...Naturalmente, ci siamo andati leggeri, non abbiamo usato i nostri teneri artiglietti, ghghgh!".

"Tutta questa assurda violenza per quello stupido scherzo delle mutande!" esclamò Lupin indignato. "Il vostro comportamento non fu troppo diverso da quello di James e Sirius".

"Mio caro Lupin,...a quei tempi, anche noi eravamo dei vivaci stregattini e, quando eravamo insieme a Sev, diventavamo più idioti del solito" ribadì Conan Scintillo strascicando il tono della voce e ricalcando le precedenti parole di Remus. "Ma almeno noi, non siamo stati a guardare".

"Non era una scusa meravigliosa?...Tutti ragazzini e stregattini idioti e bulli, incompresi dal mondo e presunti immaturi" miagolò lo Stregatto in tono si sfida. "Adesso, però, siamo cresciuti, Lupin... e se ti azzardi a fare del male a Harry Potter, oppure, ad aiutare il tuo amico Sirius Black...sono sicuro che andrete entrambi a far compagnia alle pagine del tuo vecchio libro".

"Se un giorno sarete costretti a uccidermi per salvare uno studente di Hogwarts, non aspettate che mi trasformi in Mannaro" disse Remus, prigioniero dei fantasmi del suo passato. "I Lupi Mannari hanno artigli che possono spezzare il legno degli alberi più resistenti, e non sanno riconoscere gli amici dai nemici".

A quel punto, Conan si avvicinò ancora di più all'armatura medievale; sfoderò i suoi micidiali artigli da stregatto e fece a pezzi l'elmo d'acciaio con un sol colpo di zampa.
Poi si voltò verso Lupin e miagolò: "Grazie per l'avvertimento, Professor Lupin, e...buona pigrata notturna!".

Mentre il povero Lupin stava scendendo in silenzio le scale della Torre di Astronomia, Daisy e Eileen si mostrarono profondamente mortificate: non sapevano darsi pace per come era stato trattato il loro cortese collega umano.

"Siamo molto preoccupate!...E non solo per il trattamento che avete riservato a Remus" sbottò Daisy con un tono di voce feroce. "Se fossi in voi, mi vergognerei, e poi, riparerei quell'elmo...adesso!!!".

"A proposito, che cosa ci fa un'armatura medievale in una festa ispirata dallo stile della 'Roma Imperiale'?" chiese Conan sorpreso. "Non mi miagolerete che si è imbucata, eh, eh!"

"Per tutti i croccantini del soriano di Merlino! E' antico acciaio babbano!" trasalì Pietra esaminando i pezzi tranciati. "Non sarà mica...".

"E' proprio lei!...L'armatura preferita di Silente" mormorò Eileen ancora scioccata. "Fu il regalo di Gellert Grindelwald ad Albus Silente, in occasione del suo M.A.G.O.! E visto che avete affermato di essere cresciuti, ponete subito rimedio al guaio che avete combinato...idioti!!!".

A Pietra Stregatto e a Conan Scintillo vennero subito terribili brividi di freddo e, per un attimo, ebbero la sensazione che la festa nella Torre di Astronomia si fosse trasformata in una Sagra della Felicità per dissennatori disoccupati.
Viste le condizioni dell'elmo, per i due amici felini, la festa poteva considerarsi finita.

Quella notte, il Professor Piton aveva appena finito di ispezionare in solitudine tutti i piani del castello.
Infatti, dal momento che la Professoressa McGranitt era tornata infuriata da Hogsmeade, il Maestro di Pozioni le aveva consigliato di dimenticare il tiro mancino di Pietra e di andare a riposarsi.
Concluso il secondo giro di controllo nei sotterranei, Piton si recò in Sala Professori per una piccola pausa, e trovò Pix, il poltergeist del castello.

"Buonanotte, Signore, direttore, Professore!" grugnì Pix facendo una giravolta in aria. "Se le interessa, quel Molliccio è ancora là, dentro l'armadio".

"Buonanotte Pix, ti ringrazio per l'informazione" rispose Piton con un lieve inchino. "Riferirò dei tuoi fedeli servigi a Serpeverde al nostro comune amico...il Barone Sanguinario".

Mentre Pix usciva dalla Sala Professori, Severus ebbe un attimo di esitazione, poi si avvicinò lentamente all'armadio e aprì la serratura con la sua bacchetta.

Dopo qualche secondo d'attesa, le ante dell'armadio iniziarono a scricchiolare aprendosi verso l'esterno, e una mano dai lineamenti conosciuti emerse dal buio.
Per Piton non fu una sorpresa vedere il Molliccio assumere le sue sembianze: dopo la morte di Lily Evans, aveva sempre temuto di confrontarsi con se stesso.
Temeva di non essere un mago all'altezza del compito di proteggere Harry Potter, l'unica persona che gli ricordava la sua donna amata.
Era consapevole di non potersi permettere il minimo errore contro Voldemort.
Lui e Silente avevano conversato spesso sul probabile ritorno del Signore Oscuro, ma c'era un solo scenario vincente: soltanto se la sua Occlumanzia fosse stata più potente della Legilimanzia del Signore Oscuro, allora, avrebbe potuto portare a termine la sua missione.
I due Direttori di Serpeverde si studiarono, come se dovessero duellare all'ultimo sangue, ma quello uscito dall'armadio era più esitante.
Poi il Molliccio cercò di avanzare verso di lui, ma fu bloccato immediatamente dall'incantesimo 'Riddikulus'. Ancora una volta, l'entità informe fu costretta ad assumere e indossare i vestiti della nonna di Neville, con tanto di cappello d'avvoltoio.

"Devo ammettere che Neville Paciock ha avuto una buona idea. Una vera fortuna che io conosca sua nonna" pensò Severus sogghignando, mentre richiudeva il Molliccio nell'armadio. "Lo so, Lily...avrei strappato un sorriso anche te con quel cappello di avvoltoio".
Poi si ritirò nella sua stanza e sognò Lily da bambina che gli aggiustava sopra la testa il buffo cappello di Augusta Paciock.

"Ti dona, Sev" disse Lily Evans sorridente. "Petunia dice che quell'avvoltoio esprime a pieno la tua personalità!"

"Un complimento di tua sorella non è mai da disprezzare, Lily" esclamò Piton circondandola con un vortice di fiori danzanti.
la bambina allungò la mano e afferrò una rosa, pungendosi con una spina.

Poi il Maestro di Pozioni continuò: "Se non ci riuscissi...".

"Sono sicura che ce la farai!" rispose Lily guardandolo negli occhi, mentre la sua mano sanguinava.

"Dammi il tuo coraggio!" la implorò lui. "Tutto quello che hai avuto per tuo figlio".

"Ti darò ciò che desideri" replicò lei porgendogli la rosa. "Ma non avresti mai dovuto chiedermi di amare un mangiamorte".

"Non sono più un mangiamorte" sibilò Piton ferendosi con la stessa spina. "Io non...".

"Ecco perché ce la farai, caro Sev" lo interruppe lei accarezzando la sua guancia. "Ecco perché questa volta sono accanto a te".

Poi arrivò l'alba di un nuovo giorno senza Lily: la felicità era qualcosa che Severus Piton poteva permettersi di provare solo nei suoi sogni.

La mattina di Halloween, Pietra Stregatto e Conan Scintillo zampettarono allegramente nella Sala Comune della Casa di Violafucsia, per controllare i permessi dei quarantaquattro studenti felini del terzo anno, in partenza per la gita a Hogsmeade.
Per Pietra fu una vera gioia constatare che gli studenti avevano premiato i suoi sforzi di insegnante, consegnando quarantaquattro permessi falsi o contraffatti.
La scaltrezza e la furbizia dei suoi piccoli allievi lo rendeva orgoglioso e ottimista.
In pochi anni, L'Ordine di Gattaca avrebbe avuto, nei suoi ranghi, i migliori agenti truffaldini del mondo magico.

"Miao, avete controllato i permessi di genitori e tutori?" domandò Eileen passando in rassegna le cappottine invisibili.

"Certamente, è tutto illegalmente in regola!" rispose Conan battendosi il petto.

"Confermo!...Le autorizzazione presentano regolari firme false" aggiunse lo Stregatto esprimendo grande soddisfazione. "Oltretutto, le diverse contraffazioni sono di ottimo pregio".

"E' bello sapere che i nostri marmocchi si applicano!" commentò Daisy mentre stava distribuendo un galeone in premio ad ogni cucciolo. "Pare, invece, che Harry non abbia il permesso dei Dursley, e che Minerva sia stata irremovibile: niente gita a Hogsmeade per lui".

"I soliti umani!...E poi, Silente è costretto a rivolgersi a noi e a Sev per le attività poco trasparenti" brontolò Eileen sistemando un fiocchetto antipulci magiche ad una stregattina recalcitrante. "Sarebbe un vero miracolo se coinvolgesse Minerva nelle sue missioni".

"Sev è un caso speciale!" precisò Conan appoggiando la zampa sulle spalle di Pietra. "Quell'umano ha avuto la fortuna di avere due amici felinamente influenti come noi!".

"Già, due esempi di virtù capovolte!" mormorò Daisy consegnando i vademecum felini per Hogsmeade.

Per la verità, il vademecum era una semplice guida sul comportamento da tenersi durante la gita, articolata in cinque punti:

"Si raccomanda miagolamente di osservare le seguenti prescrizioni durante il soggiorno temporaneo a Hogsmeade:

A) E' vietato lasciare i propri bisogni sulla via principale e affilarsi le unghie sulla proprietà altrui, compresi i tappetini dei negozi. In assenza di lettiere, sarà possibile utilizzare i bagni degli umani senza giocare con le saponette, le tendine, gli asciugazampe e i rotoli di carta igienica;

B) E' vietato marcare, graffiare, spelare l'ambiente, e sputare palle di pelo addosso alle persone. Qualunque pulce magica individuata deve essere immediatamente catturata senza provocare danni agli edifici, e condotta al centro di raccolta di ingredienti magici felini, presso l'Ufficio del Direttore Pietra Stregatto;

C) E' vietato rubare più di tre salsicce oppure più di due articoli dello stesso tipo, a studente. Essendo tali furti 'concessi' solo a scopo didattico felino, si prega di rispettare le quantità sopra indicate, oggetto di una convenzione tra il Preside di Hogwarts e i negozianti di Hogsmeade.
Sarà cura della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts effettuare i pagamenti per la merce sottratta 'docendi causa';

D) E' vietato bere latte corretto con whisky incendiario. Si ricorda, tuttavia, che una quantità eccessiva di latte delle capre di Aberforth Silente potrebbe provocare, agli stregatti, delle scariche diarroiche fiammeggianti;

E) E' severamente vietato partecipare alle risse. Il trasgressore sarà punito con un mese di lavoro a maglia, presso l'ufficio della Professoressa Minerva McGranitt, al fine di riparare gli scialli e i cuscini danneggiati dal Direttore;

Ringraziamo gli studenti per la felina attenzione e buona gita!".

Letto il quinto punto, i poveri cuccioli rimasero agghiacciati: era proprio il caso di miagolare che il terrore di ricevere una simile punizione correva sul filo di un gomitolo di lana.

Nel frattempo, Scintille si stava rigirando tra le zampette una pergamena spiegazzata, scritta con parecchie sbavature e dai bordi alquanto maltrattati.

"Cosa ne miagolate riguardo la relazione di Grattastinchi sul topo di Ron Weasley?" domandò Eileen assumendo all'improvviso un aria austera.

"Il nostro agente ha fiutato un odore che non è proprio dei roditori" rispose Daisy zampettando su e giù per la sala. "Inoltre, la lunga età di Crosta è assolutamente anomala. Qui, gatta ci cova!".

Conan batté insieme le zampe, poi concluse: "Abbiamo un intruso nel castello!".

"Miao, se Grattastinchi miagola che quel topo emana odore di umano, raddoppieremo la vigilanza!" miagolò Pietra annusandosi la coda di riflesso. "Dobbiamo saperne di più...quindi, proclamo l'allarme miagolante rosso!".

Al Professor Conan Scintillo, alias il Gramo mascherato, brillarono gli occhi: doveva pur fare qualcosa di costruttivo durante gli ultimi mesi di 'arresti domiciliari', e un'evasione dal castello per far da scorta ai cuccioli in gita a Hogsmeade, gli sembrò una buon inizio.

Intanto, Severus Piton aveva finito di distillare un paiolo della Pozione AntiLupo.
Ne riempì con cura un calice, quasi fino all'orlo, senza perderne una goccia.
Poi si diresse lentamente verso l'ufficio di Remus Lupin, bussando prima di entrare.

"Avanti" disse Lupin.

La porta si aprì e Piton entrò. Aveva in mano il calice da cui saliva un fumo leggero, e si fermò alla vista di Harry, con gli occhi che si stringevano a fessure.
"Che ironia!...Sua madre si lamentava delle mie cattive amicizie" pensò il Direttore di Serpeverde storcendo le labbra. "Ed ecco che il figlio frequenta Lupi Mannari".

"Ah, Severus" lo salutò Lupin sorridendo. "Grazie mille. Puoi metterlo sulla scrivania?".
Piton posò il calice fumante e fece scorrere lo sguardo da Harry a Lupin.
"Abbiamo due specie protette in estinzione" pensò il Maestro di Pozioni fra sé e sé. "James Potter ne sarebbe orgoglioso".

"Stavo mostrando a Harry il mio Avvincino" spiegò Lupin in tono amichevole, indicando l'acquario.
"Affascinante" disse Piton senza guardare. "Dovresti berla subito, Lupin".
"Si, si" disse Lupin.
"Ne ho fatto un paiolo" rispose Piton. "Se ne vuoi ancora".
"Probabilmente ne prenderò dell'altra domani. Grazie mille, Severus".
"Di niente" disse Piton, ma nei suoi occhi balenò un espressione che non piacque a Harry.
Uscì dalla stanza senza sorridere, guardingo.

Harry osservò il calice incuriosito. Lupin sorrise.
"Perché...?" domandò Harry.
"Mi sento un po' giù di tono" rispose l'insegnante di Difesa contro le Arti oscure. "Questa pozione è l'unico rimedio. Sono molto fortunato a lavorare con un collega come Piton; non sono molti i maghi in grado di prepararla".
Il professore bevve un altro sorso e Harry ebbe il folle istinto di strappargli di mano il calice.

"Avere la fortuna di lavorare con Piton?...Altro che giù di tono, qui ci vuole una corsa al San Mungo per farsi visitare!" pensò Harry sorpreso.

"Il Professor Piton è molto attratto dalle Arti Oscure" esclamò Harry, sperando di risvegliare l'istinto di conservazione del suo insegnante.
"Davvero?" disse Lupin, dimostrando solo un vago interesse, mentre beveva un'altra sorsata della pozione.
"C'è chi dice..." Harry esitò, poi proseguì, irrefrenabile, "C'è chi dice che farebbe qualunque cosa per ottenere la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure".
Lupin svuotò il calice e fece una smorfia. "Disgustosa" dichiarò. "Bene, Harry, ora è meglio che torni a lavoro. Ci vediamo al banchetto, più tardi".
"Va bene" disse Harry, posando il tazzone da tè.
Il calice vuoto continuava a fumare.

"Ecco qui" disse Ron. "Abbiamo preso tutto quello che potevamo".
Una pioggia di caramelle dai colori brillanti si rovesciò in grembo a Harry. Era il tramonto, e Ron e Hermione erano appena apparsi nella Sala Comune, di ritorno dalla gita.
"Grazie" disse Harry. "Com'è Hogsmeade? Dove siete andati?".
A quanto pareva, dappertutto.
Senza risparmiare dettagli, i suoi amici gli esposero un quadro descrittivo completo di ogni meraviglioso negozio esistente in quel grazioso paese, perfino dell'Ufficio Postale con i suoi duecento gufi.
Harry ascoltò con molto interesse e qualche rimpianto, consolandosi con un pacchetto di minuscole piperille nere, poi raccontò loro del calice e del breve incontro tra il Professor Remus Lupin e l'insegnante di Pozione.
Ron rimase a bocca aperta. "Lupin l'ha bevuta?" esclamò. "Ma è pazzo?".
Hermione guardò l'ora. "Meglio scendere, sapete, il banchetto comincia tra cinque minuti....".
Corsero via attraverso il buco del ritratto e si tuffarono nella folla, continuando a parlare di Piton.
"Ma se... insomma..." Hermione abbassò la voce, guardando intorno con aria nervosa, "se stava davvero tentando di...di avvelenare Lupin...non l'avrebbe fatto davanti a Harry".

"Si, può darsi" disse Harry mentre raggiungevano l'ingresso e entravano in Sala Grande.

La Festa di Halloween era fantastica, come sempre, le decorazioni si perdevano a vista d'occhio e il cibo era delizioso, ma Hermione aveva bene in mente le sue priorità.

"Dobbiamo ancora risolvere il mistero della collana stregata!" mormorò Hermione tirando una leggera gomitata a Ron, che si stava ingozzando come uno stregatto.

"Speravo che la gita ti avesse fatto dimenticare quel coso" scherzò Ron coprendosi la bocca. "Forse non è una collana stregata, ma stregatta!".

Hermione lo fulminò con un'occhiata più torva del solito.

"Secondo me non è una collana, ma un collare per gatti" disse Harry godendosi lo spettacolo offerto dagli spettri di Hogwarts, consistente in un acrobatico volo in formazione. "Credo che la chiave dell'enigma sia nel comprendere il significato della scritta sopra di esso...'Ecce miao clavis tua' ".

"Clavis è una parola latina" borbottò sotto voce la ragazza, sospirando per la ignoranza manifestata dai suoi amici. "Significa Chiave!...Ecco la tua...!".

"E 'miao' che vuol dire?" la interruppe Ron senza riguardo. "Anche quella è una parola latina?".

"Miao vuol dire...miao!!!" replicò stizzita la grifondoro. "Cos'altro!...Una chiave miagolante?".

"L'ultima volta che hai indossato quel coso, hai avuto delle allucinazioni" aggiunse l'amico ridendo a più non posso. "Complimenti, magari hai trovato la chiave d'accesso alla loro cuccia, ah, ah, ah!!!".

"Finalmente un'idea degna di nota, Ron" mormorò Hermion senza curarsi dell'atteggiamento da burlone del suo amico. "Probabilmente è una specie di oggetto magico che serve per entrare nella tana di quelle creature".

D'un tratto Ron diventò improvvisamente serio e incrociò lo sguardo di Harry, che aveva l'aria di uno che aveva smesso di credere, da tempo, al 'Paese delle Meraviglie'.
"Se anche gli stregatti esistessero...non mi hanno mai rivolto la parola" si lamentò Ron sentendosi quasi un escluso. "Sono sicuro di essergli antipatico a causa della mia amicizia con un topo!...Quindi, l'invito non è per me".

"Se l'idea di Ron fosse giusta, resterebbe l'ultimo interrogativo da risolvere" disse Harry pensieroso. "Dov'è la loro casa?".

"Ecce difficilis quaestio" pensò Hermione cercando di riordinare di nuovo le sue priorità.

Ormai, il banchetto di Halloween era alla conclusione, e i tre studenti seguirono il resto dei grifondoro lungo il consueto percorso fino alla torre, ma quando raggiunsero il corridoio che finiva con il ritratto della Signora Grassa lo trovarono stipato di studenti.

"Perché non entrano?" chiese Ron incuriosito.
Harry cercò di guardare oltre la folla di teste davanti a lui. Il ritratto sembrava chiuso.
Un attimo dopo il professor Silente accorse verso l'entrata della Sala Comune di Grifondoro e, con grande stupore, constatò che la Signora Grassa era sparita.
Infatti, il ritratto era stato lacerato con tanta violenza che il pavimento era coperto di strisce di tela; grossi pezzi erano stati strappati via.
Silente diede una rapida occhiata al quadro distrutto e si voltò incupito, mentre i professori McGranitt, Lupin, e Piton lo raggiungesero di corsa.
Attraverso l'insperata testimonianza di Pix, il Preside venne a sapere che la Signora Grassa era stata aggredita dal ricercato Sirius Black, ed aveva trovato rifugio in un ritratto di paesaggio, al quarto piano.
In buona sostanza, la coraggiosa Custode della Sala Comune di Grifondoro, che si era opposta alle richieste dell'aggressore, si era nascosta dietro gli alberi del suddetto dipinto.

"Miao, è chiaro che Sirius Black aveva intenzione di uccidere Harry nel dormitorio!" miagolò Eileen zampettando furtivamente verso il quarto piano, al fianco dei suoi amici felini. "E' stata una vera fortuna che non abbia pensato alla Festa di Halloween".

"Guardate questo pezzo di tela!" esclamò Pietra rigirandosi fra i polpastrelli un campione abilmente recuperato nella confusione. "Sembra strappata da artigli!...Non mi risulta che gli umani abbiano...".

"Un momento!...Percepisco uno strano odore di cane" lo interruppe Conan annusando con circospezione la tela, "e c'è pure un piccolo pelo nero sul bordo squarciato"

"Aspettate!...Ho individuato altre sostanze odorose, oltre a quella appartenente ad un canis lupus familiaris" mormorò Daisy mettendo all'opera il suo fiuto finissimo, allenato a distinguere tra centinaia e centinaia di profumi floreali diversi. "Qui, c'è una intensa puzza di metilamina e trimetilamina!".

"Per favore, Daisy, potresti miagolare come mangi i croccanti?" chiese Pietra grattandosi la testolina. "Andiamo un po' di fretta!".

"Sono due sostanze naturali che contribuiscono a rendere sgradevole l'odore del sudore umano" miagolò Daisy mettendo sotto il naso del suo fidanzato il pezzo di tela. "Il distruttore di ritratti presenta contemporaneamente tracce odorose di natura umana e animale!".

Eileen annuì pensierosamente, mentre Conan e Pietra sembravano impegnati in una specie di gara allo sbadiglio più grosso.

"Miao, non potrei mai crederci" borbottò Pietra completamente stordito dal cattivo odore della tela. "Ve la immaginate la Professoressa Minerva McGranitt complice di Sirius Black? Muahahahah!".

"E io che pensavo che fosse una brava nonnina soriana, eh, eh!" commentò Conan ridacchiando.

"Per la barba di Merlino, Pietra!" rispose Eileen lanciando un'occhiataccia torva al suo direttore. "Si può sapere dove stanno orbitando i tuoi neuroni in questo momento?".

"Nell'ultima gara di Quidditch giocata da Grifondoro, uno dei cacciatori aveva segnato un goal. Così la vegliarda esultò alzando le braccia" spiegò Pietra con gli occhietti sgranati e gonfi di lacrime. "In quell'occasione, ebbi la sventura di trovarmi accucciato in tribuna, proprio accanto a lei".

"E allora?" tagliò corto Daisy. "Che diavolo c'entra Minerva con Sirius Black?".

"Dovevate sentire le sue ascelle, puzzava come un Animagus!" miagolò lo Stregatto orripilato. "Ah già, dimenticavo!...Minerva è un Animagus felino!".

"Cioè, come il presunto aggressore della Signora Grassa" concluse Conan con l'aria di chi stesse cantando una ninna nanna a un'ordigno con il ciuccio.

 "Come Sirius Black" miagolò Daisy voltandosi verso Eileen "Con l'unica differenza che non abbiamo a che fare con un gatto soriano".

"Un Animagus canino non registrato dentro il castello di Hogwarts!" esclamò Eileen sgattaiolando verso le scale. "Dobbiamo avvertire subito Silente, prima che sia troppo tardi!".

18 commenti:

  1. Miao Pietra, ottimi capitoli! Povera Minerva una serata con Sybil...
    ma prima dei complimenti ti segnalo tre refusi: il primo dove avvisi Lupin di non fare del male "a" Harry Potter (manca la a); il secondo è quando Piton parla dei compi,enti di Petunia non è ma "da" disprezzare; infine Conan quando dice "quell'umano "ha" avuto..."
    Il sogno di Piton è davvero bello e toccante lo rende davvero umano
    Toglimi una curiosità ma i 44 studenti stregatti si ispirano a quellla canzoncina babbana "44 gatti in file per 3 col resto di 2"? Allora dovremo cantare "44 stregatti in fila per 3 con il resto di 2"
    E il puzzo di animagus? Inarrivabile
    Alla prossima

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    1. Miao GattoCalderone!

      meno male che ci aiuti miagolamente anche tu! Abbiamo fatto un Tour de Force anti-pigrata per pubblicare a Pasqua, ma i complimenti sono coccole pasquali meravigliose, e ne siamo sempre miagolamenti insaziabili,ghghgh!

      Abbiamo sempre pensato a cosa potesse osservare Piton in un molliccio e, alla fine, abbiamo immaginato che vedesse inevitabilmente se stesso: è inevitabile che veda la propria immagine, perché il destino di una persona coraggiosa dipende dalle proprie scelte.

      Come dice Silente nel film, ogni persona che sogna, entra in mondo tutto suo, gelosamente custodito. In quella dimensione onirica Piton non può non incontrare la sua Lily, ben consapevole dei propri errori, e quindi, anche delle risposte elaborate dal suo subconscio per bocca della sua amata.

      I 44 gatti sono sicuramente ispirati alla famosa canzone, molto conosciuta tra i felini! Chissà che non ci siano anche stregatti compositori di testi per babbani, ghghghgh!
      Noi la cantiamo in coro arrostendo marshmallow!
      Tuo Stregatto che scappa inseguito da un molliccio-salsiccia.

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  2. Ciao Stregatto! Bel capitolo, molto scorrevole e ben scritto, l'ho letto d'un fiato. Piton rimane uno dei personaggi meglio caratterizzati, e i retroscena che ci proponi tu (sogno compreso), non fanno che accrescere la sua credibilità. Pietra e Conan, insieme, ricordano Sirius e James, e noto con piacere che almeno una "lezione" gliel'hanno data. Hanno vendicato Piton, o si sono solo divertiti? Comunque, il limite tra goliardia e delinquenza è troppo sottile, e facile da scavalcare... Gli Stregatti sono simpatici, ma meglio tenerli d'occhio. E finalmente si è capito perché la Quinta Casa è segreta... è un scuola per spie!!! Ciao da Lidia.

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  3. Miao Lidia,
    noi per Piton abbiamo un vero e proprio culto, ghghgh! Anche Eileen la pensa come te su Piton.
    Ci fa piacere che siano scorrevoli i capitoli. A volte, la Rowling non ti permette di prenderti troppe libertà, e rischiamo di ripetere pedissequamente discorsi o argomenti di patrimonio informativo comune tra i suoi fans.

    Il parallelo James/Sirius e Piton/Pietra è molto azzeccato, ma nel caso della 'Lezione ai primi due', gli stregatti sono mossi dall'effetto per Severus, e sbagliano come James e Sirius, pagandone le conseguenze con Silente (pulizie estive al castello!).

    La Quinta casa è segreta sia perché il mondo magico non è del tutto pronto ad accettare che gli stregatti circolino liberamente, come maghi normali, e sia perché a Silente fa comodo avere un Ordine di Gattacca che sopperisce parzialmente ad alcuni compiti dell'originario Ordine della Fenice.
    Poi Silente sa benissimo che deve raccoglierne i risultati, sia nel bene che nel poco male, ghghghgh!!! (Ma povera armatura!).
    Il sogno e il molliccio di Piton....ci sono voluti due mesi per pensarci su, speriamo di essere andati vicino all'immaginario collettivo di tutti gli appassionati della saga. Per lo meno, ci abbiamo miagolamente provato!

    Spoiler: Kitty sarà la campionessa del torneo Quattrogatti del libro Quattro, e s'innamorerà di un studente umano di Hogwarts.
    Se vuoi, hai cinque possibilità di indovinarci, l'unica cosa che ti posso miagolare è che è un....grifondoro.
    Da qui, altri casini miagolosi durante i due tornei.
    Stregatto per l'Amore senza senza confini: Peace meow e Love meow!

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  4. Caro Stregatto, grazie del quiz "ad personam". Se ho cinque possibilità di indovinare mi dai anche cinque domande da farti, per aiutarmi? (Facciamo che hai acconsentito... questa è la prima domanda: nella saga è un personaggio importante o secondario?).

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  5. Stregatto, mi gioco il primo tentativo: Neville Longbottom.

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  6. Perdinci, ho sbagliato! Seconda domanda: il personaggio in questione che grado di amicizia ha con Harry? AMICO, COMPAGNO DI STUDI, CONOSCENTE...o ci litiga a causa di ciò che dice sua madre?

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  7. Miao Lidia,
    propenderei felinamente per 'simpatico conoscente'.

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  8. Ci riprovo: Colin Creevey.

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    1. Miao Lidia,
      si è Colin Canon. Sarà una bella cotta! Muahahahahah!!!

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  9. Per la barba (o le mutande?!?) di Merlino, l'ho azzeccata! Avevo pronta la terza, arguta, intelligente domanda, ma la terrò in serbo per il prossimo quiz... Nel quarto libro delle Cronache ritornerà anche Lady Tiffany?( Magari al seguito di Rita Skeeter come corrispondente della Gazzetta del Croccantino...).

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    1. Miao Lidia,
      due chiarimenti miagolosi:

      a)pensavamo che tra Tiffany e Kitty ci potrebbe essere un rapporto di parentela, ma ancora dobbiamo decidere se l'idea è valida e quale tipo di parentela.
      Un legame familiare derivante da adozione?

      b) Colin è stato sempre in secondo piano nella saga, ma muore combattendo nella battaglia di Hogwarts. Perciò ci sembrava che meritasse qualche spazio in più. L'unica cosa che non sappiamo è se l'innamoramento di Kitty sarà corrisposto.
      Di solito, sono idee che subiscono un processo miagolamente evolutivo, quindi considerale ancora in cantiere, muahahahahah!!!
      Tuo Stregattaccio.

      b)

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  10. Buongiorno Stregatto, se mi è concesso avrei dei suggerimenti. 1)Kitty è una nata babbana. Lady Tiffany la trovò abbandonata in uno scatolone insieme ai suoi fratellini. Di tutta la cucciolata,solo lei mostrò di possedere doti magiche, così la tenne con sé e la crebbe come una figlia. Gli altri fratellini vennero affidati alla signora Figg e vivono liberi e felici a Privet Drive. 2)Lady Tiffany ha un passato da spia. Durante una missione in Italia conobbe un bel gattone siciliano, e non seppe resistere al suo fascino...3)Kitty è la nipote di Lady Tiffany. Dopo che i suoi genitori morirono, se ne prese cura lei. Ciao da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      le nostre idee sul personaggio sono quasi identiche, e quindi, teniamo di conto questo commento per sviluppare il suo profilo miagolante.
      Il gattone siciliano può essere un Kneazle o un incrocio tra uno stregatto e un Kneazle oppure uno stregatto purosangue (che sono le tre categorie feline che possono partecipare al torneo).

      Nel caso di Kitty, è la prima gatta normale al mondo ad aver manifestato doti magiche quasi al pari di uno stregatto. Nessuno sa come può essere accaduto. E questo gli procurerà dei problemi per partecipare al Torneo, che non prevede la partecipazione di 'gatti normali o felini babbani'.
      A quel punto interverrà Noli, la Massima Autorità Stregatta a decidere e....
      Stregatto inseguito da Eileen

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  11. Ciao Stregatto, quando hai parlato di un rapporto di parentela fra Kitty e Tiffany, la prima cosa a cui ho pensato è che fossero madre e figlia, e di conseguenza ho elaborato tre diversi tipi di legami:quello adottivo, quello naturale e quello familiare. Non so quale tu preferisca, ma da ognuno di essi con la tua fantasia potresti tirare fuori una bella storia. Il "gattone siciliano" è un optional, omaggio alla mia regione. Non so se lo Kneazle sia una specie presente nel territorio, ma ti posso assicurare che ho visto gatti che sembravano piccole tigri! Per concludere, chiunque abbia guardato negli occhi un gatto si è reso conto che sono tutti un po' magici, col pedigree o senza. Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      Tre citazioni e un consiglio per farti capire come la penso:

      Uno scrittore senza un gatto è inconcepibile. Certo è una scelta perversa, poiché sarebbe più semplice scrivere con un bufalo nella stanza piuttosto che con un gatto. Si accucciano tra i vostri appunti, mordicchiano le penne e camminano sui tasti della macchina da scrivere.
      (Barbara Holland)

      Anche il più piccolo dei felini, il gatto, è un capolavoro.
      (Leonardo da Vinci)

      I gatti sono angeli con baffi.
      (Anonimo)

      Consiglio miagolante dello Stregatto: vedere il film in dvd 'Una vita da gatto' con Kevin Spacey!

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