Libro 3, Capitolo 10: La Trasmigrazione dell'Essenza Vivente

Libro 3, Capitolo 10: La Trasmigrazione dell'Essenza Vivente
Liberamente ispirato a Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, Capitolo Dieci: La Mappa del Malandrino.

Era quasi trascorsa una settimana da quando Harry Potter aveva lasciato l'infermeria e, come ogni sabato, la miagolante combriccola felina si recò nell'ufficio di Piton per farsi il solito goccetto serale prima di andare a cuccia, e scambiare due chiacchiere in allegria.

"Accomodatevi pure sui divani" sibilò il Maestro di Pozioni appena sentì bussare alla porta. "Ho fatto preparare dei tramezzini al salmone e una torta Sacher".
"Miao, ottimo Sev! ...Ed ecco qua la migliore burrobirra di Madama Rosmerta!" miagolò Pietra posando una piccola botte di legno sulla scrivania.

"Come fai a sapere che è la migliore?" chiese Eileen insospettita.
"Ehm, questa burrobirra era ben nascosta nel magazzino di Madama Rosmerta, quasi come un tesoro prezioso, ghghgh!" rispose lo Stregatto fregandosi le zampette. "Naturalmente, ho lasciato dieci galeoni per il pagamento vicino la cella frigorifera dove era rinchiusa, oltre la mancia di tre galeoni per il disturbo".
"Tre galeoni di mancia!" esclamò Daisy applaudendo. "Che cuore generoso!".
Pietra abbracciò la botte di burrobirra, quasi volesse cullarla, poi precisò: "Avrei desiderato lasciare di più a Madama Rosmerta, mia dolce Daisy, ma nel tuo portamonete ho scovato solo quei tre galeoni".
"Dannazione!" miagolò Daisy tutta arruffata. "Sei peggio di Mundungus!".

A quel punto, Eileen tirò fuori il suo portamonete rivoltandolo come un calzino: era desolatamente vuoto.
"Dove sono i miei dieci galeoni?" esclamò Scintille indignata. "Conan! ...Ne sai qualcosa?".
"Po... possiamo miagolarne domani, cara? ...Essendo agli arresti domiciliari al castello, non sono potuto pa...passare alla mia cella alla Gringott, eh!" balbettò Conan con le orecchie abbassate. "Io e Pietra avevamo intenzione di restituirveli ...A rate, va bene?".
"Oh, Severus! ...Nel caso ti servissero due sanguisughe fresche per le tue pozioni, chiedi pure a me e Daisy!" sbottò Eileen sprofondando su un morbido divano. "Sappiamo già dove trovarle!".
"Te le affetto io!" borbottò Daisy lasciandosi cadere accanto a Eileen. "Non fare complimenti!".

"Grazie Eileen, grazie Daisy! ...E' bello sapere che, quando i vostri portamonete si svuotano per sostenere la generosità di Pietra e Conan, i cuori si riempiono di gioia" disse Piton soave, prendendo il primo tramezzino. "Tuttavia, sono certo che i vostri fidanzati desiderassero solo allenarsi per far progredire la loro destrezza di zampa".

Sentita quella fantastica linea difensiva, Pietra e Conan annuirono come innocenti angioletti, e si distesero silenziosi vicino ai vassoi.
Finiti rapidamente i salati, il professor Piton tagliò la torta Sacher in cinque parti uguali, con una precisione maniacale, e la distribuì ai suoi colleghi, curandosi poi di riempire i calici rimasti vuoti di altra burrobirra, senza versarne neanche una goccia.

"A proposito di cuori, Sev! ...E' vero che, lunedì scorso, Ron Weasley ha spiaccicato un cuore di coccodrillo sulla faccia di Draco Malfoy?".
"Ciò corrisponde alla verità dei fatti" sibilò Piton storcendo la bocca. "Mio malgrado, ho dovuto togliere 50 punti a Grifondoro".
"Miao, quanti punti! ...Immagino che al povero Weasley fossero rimaste solo le lacrime di quel coccodrillo, per piangere, ahahahah!" miagolò Conan divertito.
Piton annuì con la testa, alzando le sopracciglia per un attimo, poi mormorò: "Nessuna novità su Remus Lupin?".

"Beh, Lupin si è offerto di insegnare a Harry l'incantesimo di difesa contro i Dissennatori, l'Expecto Patronum" miagolò Eileen masticando con gusto l'ultimo boccone di torta. "Lo farà nel prossimo trimestre".
"Miao, la formula Expecto Patronum ha origini latine: sono due parole che significano 'aspetto un protettore'" aggiunse Pietra, mentre puntava la sua attenzione verso un piccolo pezzo di torta avanzato da Daisy. "Come se Harry Potter non avesse abbastanza protettori!".
"Il nostro Severus potrebbe insegnare a chiunque come formare un patrono meglio di Remus Lupin, ne sono sicuro!" soffiò Conan con aria insoddisfatta.
"Non è ancora opportuno che Potter veda il mio animale protettore" sibilò Piton enigmaticamente. "Lupin ha già salvato il ragazzo da un Dissennatore sul treno, e poi ...è difficile che un Serpeverde abbia qualcosa da insegnare che possa essere apprezzato da quel Grifondoro".

"A proposito! ...Sapevi che Hermione Granger è stata l'unica a finire il tema che avevi assegnato sui Lupi Mannari? Due rotoli di pergamena!" esclamò Daisy alzando il calice. "Sarai contento di lei! Grazie a te, la ragazza ha imparato tutte le tecniche per riconoscere e affrontare i Lupi Mannari".
"Allora, il mio obiettivo è stato raggiunto" disse il Direttore di Serpeverde mostrando un ghigno beffardo. "Sapevo che la Granger non si sarebbe mai tirata indietro di fronte a un'altra sfida scolastica".

D'un tratto, Eileen versò l'ultima burrobirra rimasta nel calice del Maestro di Pozioni, e miagolò: "Prima di andare a cuccia, l'Ordine di Gattaca ritiene giusto informarti che presto avrai un incontro molto particolare".
"Non potrà essere peggiore del mio primo incontro con Potter" mormorò Piton incuriosito. "Spero vivamente che non  mi facciate incontrare altri bambini sopravvissuti o figli illegittimi di James Potter".
"Miao, assolutamente no!" intervenne Daisy arrossendo. "E' solo che il Libro Stregatto degli Stregatti desidera miagolare con te".

"Quale onore" rispose Severus seccamente. "Preferisce miagolare con me e non con il Preside di Hogwarts?".
"Esatto!" aggiunse Conan indicando il suo amico umano. "Secondo lui, sei la persona giusta per condividere alcuni segreti, e anche l'unica!".
"In qualità di insegnante di Hogwarts, non credo di dover conoscere segreti di un libro magico tali da non poterli condividere con Silente" replicò Piton lasciando trasparire qualche dubbio. "Non posso nascondere un segreto al Preside, la massima autorità al castello".

"Neanche se te lo chiedesse un Fondatore di Hogwarts?" domandò Pietra cogliendo di sorpresa il suo amico umano.
"Di cosa sta miagolando, Pietra?" disse il Direttore di Serpeverde rivolgendosi agli altri stregatti. "Capisco ...abbiamo bevuto troppa burrobirra".

Dopo un attimo di riflessione, Eileen si alzò dal divano e appoggiò una zampetta sulle spalle di Piton, poi gli rispose: "Sev, sapevi già dell'esistenza del Libro Stregatto degli Stregatti, giusto?".
"Ovviamente ...sono al corrente della sua presenza a Hogwarts e del capitolo di magia oscura che esso racchiude, ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo" ribadì Piton alzandosi lentamente in piedi, preoccupato di smaltire gli effetti della burrobirra. "Ricordo poi che l'anno scorso, Pietra è stato nominato 'Custode' di quel Libro da Albus Silente".

"Vero, Sev! ...Ma c'è un particolare di cui non sei ancora a conoscenza!" ghignò Pietra leccandosi del cioccolato appiccicato sui polpastrelli.
"Cos'altro dovrebbe stupirmi?" chiese Piton. "Ci sono tanti libri magici in giro per la scuola, per esempio i Libri Mostro dei Mostri, ma non per questo...".
"Il Libro Stregatto degli Stregatti non è un libro magico qualunque!" lo interruppe Daisy sorridendo. "Racchiude la personalità, l'esperienza, la gran parte dei poteri, e i ricordi del Fondatore segreto della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, il Venerabile Mago Stregatto Violafucsia!".
"E forse anche una parte della sua anima!" intervenne Conan fissando il volto impietrito del Maestro di Pozioni.

Udito quel nome, Piton si lasciò cadere sulla sua sedia, fissando in silenzio un quadro con le stemma della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
"Come è possibile, Lily? ...Mai avrei pensato di incontrare un Fondatore di Hogwarts" pensò fra sé e sé. "Cosa devo fare, Lily?...Cosa faresti tu? E che cosa sarebbe opportuno fare per tuo figlio?".
Poi, osservò  incredulo gli stregatti; incrociò i loro sguardi seri, uno per uno, concludendo infine che non si trattava di uno scherzo goliardico ben elaborato.

"Chi sono io per disobbedire a un Fondatore?" mormorò l'insegnante di Pozioni. "Ebbene, prometto di mantenere i segreti che mi saranno rivelati".
Era stata una serata fin troppo ricca di forti emozioni, eppure, il professor Piton era sicuro che con gli stregatti al suo fianco, il suo viaggio nelle meraviglie del mondo della magia non avrebbe mai avuto fine.
E anche per questo, doveva ringraziare la sua amata Lily.


Con grande gioia di tutti, fatta eccezione per Harry e Pietra, l'ultimo fine-settimana del trimestre fu programmata un'altra gita a Hogsmeade.
Il Natale era ormai alle porte, ma Ron e Hermione avevano già deciso di trascorrere le vacanze a Hogwarts, per far compagnia al loro amico.
Pertanto, l'ultima escursione dell'anno doveva considerarsi l'ultima occasione per acquistare i regali da deporre sotto l'albero natalizio, che sarebbe stato allestito in Sala Comune.
Questa novità avrebbe comportato anche un maggior impegno difensivo dei tre ragazzi da parte dell'Ordine di Gattaca e, per tale motivo, Pietra fu costretto a rinunciare alle sue vacanze in Italia: una settimana nel gattile a cinque stelle e tre zampette d'oro delle Terme antipulci di Montepulciano.

Tuttavia, proprio il sabato mattina della gita ad Hogsmeade, Eileen e Daisy fecero una scoperta che avrebbe ripagato il sacrificio delle ferie perdute di tutti i felini del castello.
Infatti, mentre stavano pedinando Harry verso la Torre di Grifondoro, le due stregatte sentirono due studenti, Fred e George Weasley, richiamare l'attenzione del loro protetto giusto a metà del corridoio del terzo piano.
Dopo averlo fermato, i gemelli condussero Harry in un'aula vuota, posta alla sinistra della statua di una strega orba, in prossimità della quale erano apparsi.

"Regalo di Natale in anticipo per te, Harry" disse Fred posando su un banco una vecchia pergamena consunta.
Dopo alcune spiegazioni sul manufatto, una più sorprendente dell'altra, Harry, realizzò di aver a che fare con la Mappa del Malandrino, magicamente realizzata dai signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, i quali si erano proclamati consiglieri e alleati dei Magici Malfattori.
Si trattava di una mappa magica che mostrava ogni particolare conosciuto dai suoi creatori del castello e del parco di Hogwarts, i suoi passaggi segreti, e perfino i movimenti di tutte le persone all'interno del castello.
Inoltre, la grande pergamena si apriva e si richiudeva attraverso due formule magiche, che Eileen e Daisy annotarono immediatamente, in religioso silenzio.

Purtroppo, il fatto che la Mappa rivelasse la posizione esatta di tutte le creature presenti nel castello, compreso Pix il Poltergeist, fece accapponare la pelle e i peli delle stregatte.
"Miao, siamo in guai seri!" miagolò Daisy disperata. "Appena Harry imparerà ad usare meglio quella mappa, saremo tutti individuati!".
"Non si può individuare la nostra casa segreta, perché non è mai stata disegnata" obiettò Eileen tutta tremante. "Ma il ragazzo potrebbe scorgere i nostri movimenti nel castello, nonostante le cappottine invisibili!".
"Ecco cosa significa...'essere del gatto'!" replicò Daisy agghiacciata. "Dobbiamo avvisare Pietra e Conan! E il nostro...".

"Il vostro Fondatore, ghghgh!" la interruppe il Libro Stregatto degli Stregatti appena apparso dietro di loro, più silenzioso di un fantasma. "Quella mappa è un oggetto magicamente collegato ad Hogwarts, e come tutti gli oggetti magici che si relazionano alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, debbono obbedire ai suoi Fondatori".
"Miao, una volta ho sentito dire da Arthur Weasley di 'non fidarsi mai di una cosa che pensa da sé, se non sai dove ha il cervello' " miagolò Daisy asciugandosi la coda bagnata di sudore.

"E' saggio quell'Arthur Weasley!" replicò lo Stregatto Violafucsia ghignando. "Infatti... non mi resta che penetrare, attraverso un incantesimo di magia antica, nel 'cervello magico' della mappa, e cioè nella volontà rappresentata dall'incantesimo stesso che l'ha creata... e miagolarci amichevolmente alcuni suggerimenti, ghghghgh!".
"Credevo fosse impossibile mutare un incantesimo lanciato su un oggetto allo scopo di modificare, seppur parzialmente, la volontà magica di colui che l'ha precedentemente eseguito!" eccepì Eileen strabiliata.
"Niente è miagolamente impossibile, specialmente se comunichi le tue intenzioni, educatamente, ad un oggetto magico dipendente da ciò che hai contribuito a creare" miagolò Violafucsia ricordando i bei tempi della costruzione del Castello di Hogwarts. "Cosa ne sarebbe della stessa Mappa se il castello venisse distrutto dal Signore Oscuro per non aver seguito i miei miagolanti consigli? ...Ecco a cosa serve il cosiddetto 'cervello' di un oggetto magico! Lasciate fare a me".

Intanto, Harry osservò la Mappa del Malandrino, seguendo con la punta del dito solo il passaggio segreto che portava a Mielandia.
Poi, all'improvviso, come rispondendo a un ordine, arrotolò la mappa, la infilò sotto gli abiti e corse alla porta dell'aula. La socchiuse. Non c'era nessuno fuori. Con grande cautela uscì dalla stanza e si infilò dietro la statua della strega con un occhio.

Fu allora che il Libro Stregatto degli Stregatti si materializzò tra i piedi del distratto Potter.
Dopo aver aver individuato la tasca superiore, da cui sporgeva la Mappa, il mago Violafucsia pensò la formula magica di un incantesimo non verbale, utilizzabile solo da un Fondatore di Hogwarts: "Praeceptum Fundatoris: removere strecattus!".
E senza che il ragazzo se ne accorgesse, la Mappa del Malandrino fece la cosa giusta e obbedì, cancellando tutte le figurine d'inchiostro degli stregatti che si muovevano sulla pergamena stessa, comprese quelle di Pietra e Conan, curiosamente impegnati nelle cucine degli Elfi.

Mentre il Fondatore felino sgattaiolava via, Harry estrasse di nuovo la mappa e vide, con grande stupore, che era comparsa una nuova figurina d'inchiostro, con sotto un cartiglio che diceva 'Harry Potter'. Il suo minuscolo doppio d'inchiostro stava colpendo la strega con la sua microscopica bacchetta magica; Harry prese rapidamente la sua bacchetta e colpì la statua. Non successe nulla. Guardò di nuovo la mappa. Vicino alla figurina era comparsa una minuscola nuvola, con dentro una parola: Dissendium.
"Dissendium!" sussurrò Harry, dando di nuovo un colpetto alla strega di pietra, e la porta del passaggio segreto che conduceva alla cantina di Mielandia si aprì.

Subito dopo l'ingresso del Grifondoro, la gobba della statua si richiuse, lasciando Daisy e Eileen indecise sul da farsi.
"Qualcuno dovrà pur andare a Hogsmeade" miagolò Eileen sospirando. "Noi siamo di turno al castello, Conan è ancora agli arresti domiciliari fino alla fine dell'anno, e quindi...".
"Giusto, miagolerò io a Pietra di inseguire Harry" la interruppe Daisy. "C'è solo un luogo che fa concorrenza alle cucine elfiche: il negozio di Mielandia!...Spero solo che Pietra faccia avanzare qualche lingua di gatto caramellata anche per quei poveri studenti!".

Fu così che, con un 'Puff' a corto raggio, il rassegnato Pietra interruppe l'ispezione pre-natalizia alle cucine elfiche per materializzarsi a Hogsmeade, nei pressi della taverna 'Ai Tre Manici di scopa', proprio nel momento in cui Harry, Ron e Hermione stavano entrando nel locale.
Nel frattempo, nonostante gli arresti domiciliari in corso, Conan non restò a guardare, e decise di travestirsi da Gramo per pattugliare le strade e i confini del piccolo paese.

Una volta all'interno della taverna di Madama Rosmerta, i tre Grifondoro si diressero in fondo alla sala, scegliendo un tavolino libero tra la finestra e un bell'albero di Natale vicino al camino.
Mentre Ron tornava dal bancone con tre burrobirre bollenti, Pietra ne approfittò per sgattaiolare pigramente sotto il loro tavolino, sempre munito della sua cappottina invisibile.
"Uffa, miao, se questo noioso sabato continuerà così, dovrò ispezionare qualche vassoio preparato da Madama Rosmerta" pensò lo Stregatto sbadigliando. "Perlomeno sono al calduccio, ghghgh!".

D'un tratto, la porta dei Tre Manici di Scopa si era riaperta e, avvolti da un vortice di fiocchi di neve, i professori McGranitt e Vitious, seguiti da Hagrid e  Cornelius Caramell, fecero il loro ingresso nel pub, accomodandosi ad un'altro tavolino vicino al fuoco del camino.
In un attimo, Ron e Hermione spinsero la testa di Harry sotto il tavolo, mandandolo a finire con un ginocchio sopra la punta della coda di Pietra.
Al povero felino non restò che ritrarre velocemente la coda e soffrire stoicamente in silenzio, trattenendo miagolii di protesta ed enormi lacrimoni.
Da qualche parte di sopra, Hermione sussurrò: "Mobiliarbus!".
L'albero di Natale di fianco si sollevò di mezzo metro, scivolò di lato e atterrò con un tonfo morbido esattamente davanti al loro tavolo, nascondendoli alla vista degli insegnanti e di Madama Rosmerta che, dopo aver portato le bevande ordinate ed essersi lamentata delle visite dei Dissennatori all'interno del locale, aveva ricevuto l'invito dal Ministro di unirsi a loro.

Dalla loro conversazione, emersero rivelazioni incredibili su James Potter e Sirus Black, e la vita da studente di Harry Potter assunse altri significati.
Nel giro di pochi minuti, infatti, il ragazzo venne a sapere quello che non avrebbe mai sospettato in nove vite e mezzo da stregatto: L'assassino Black, servitore di Voldemort, era stato il migliore amico di suo padre, al punto da essere chiamato a far da testimone alle nozze dei suoi genitori e, come se non bastasse, era stato scelto anche come suo padrino.
Ma l'informazione peggiore, per Harry, fu il tradimento messo in atto da Sirius Black, in qualità di Custode Segreto dell'Incanto Fidelius, che aveva condotto il Signore Oscuro a scoprire il luogo in cui si erano nascosti i suoi genitori e a ucciderli.
Nonostante le orribili azioni già compiute, Cornelius Caramell precisò che Black aveva deciso di arrendersi soltanto dopo aver ucciso molti babbani, oltre Peter Minus in duello, un caro amico di James e Lily, di cui rimase solo un dito.

Per Pietra le tristi informazioni svelate non erano certamente nuove, ma riaprivano nel suo cuore felino ferite profonde, e ne procuravano delle nuove e terribili in quello del povero Grifondoro.
Riflettendoci sopra, lo Stregatto si chiedeva come mai un gruppo di insegnanti altamente qualificati e un Ministro della Magia avessero deciso di parlare di questioni così riservate in un pub, dove potevano essere presenti amici o conoscenti di Harry Potter.
"Ecco il motivo per il quale Albus Silente non ha mai coinvolto Filius Vitious e la McGranitt nelle Operazioni più segrete dell'Ordine di Gattaca" miagolò fra sé e sé il Direttore della quinta casa. "Miao, ci mancava solo che invitassero Rita Skeeter!".

"Ma perché crede sia fuggito?" chiese Rosmerta a proposito di Sirius Black. "Santo cielo, Ministro, non starà mica cercando di riunirsi a Lei Sa Chi, vero?".
"Oserei dire che questo è il suo piano... finale" disse Caramell evasivo. "Ma speriamo di catturarlo molto prima. Devo ammettere che Voi Sapete Chi solo e senza complici è una cosa... ma ridategli il suo servitore più fedele e tremo al pensiero di come potrebbe risorgere in fretta".
"Miao, quel Black ha più piani dell'Empire State Building!" pensò Pietra affamato. "Datemi un ascensore e ve li scoprirò tutti, compresi i frigoriferi degli appartamenti, ghghghghgh!!!".

Poi, si udì un lieve tintinnio di vetro contro legno. Qualcuno aveva posato il bicchiere.
"Cornelius, se deve cenare con il Preside sarà meglio che ci avviamo verso il castello" disse la professoressa McGranitt.
Poco dopo, la porta dei Tre Manici di Scopa di aprì di nuovo, entrò un altro turbine di neve e gli insegnanti scomparvero.
"Harry?"
I volti di Ron e Hermione spuntarono sotto il tavolo. Lo fissarono entrambi, senza parole.
E anche Pietra era senza miagolanti parole, dal momento che stava anche per perdersi la cena.


Mentre Harry veniva accompagnato dai suoi amici nei locali di Mielandia, per ripercorrere il passaggio segreto che conduceva a Hogwarts prima della chiusura del negozio, l'ombra di un enorme cane nero apparve dietro l'angolo del vicino ufficio postale.
Si limitava a fissare Harry Potter che camminava nella neve; sembrava un segugio che, fiutata la preda, aspettava il momento giusto per ghermirla.
Era il momento giusto per uccidere Harry Potter, eppure, lo guardò entrare nel negozio con gli occhi lucidi, senza corrergli incontro.
Infine, l'Animagus somigliante a un Gramo si accasciò sulla parete dell'edificio, come se fosse stanco o malato.

"E' da tanto tempo che non ci vediamo, Black" miagolò Conan cogliendolo alle spalle di sorpresa. "Preferirei avere a che fare con la tua forma umana, se non ti dispiace".
In un attimo, il cane si trasformò di nuovo in Sirius, e iniziò a tremare per il freddo e la fame.
"Quest'anno vanno di moda le maschere da Gramo?" chiese Black, con un tono ironico, allo stremo delle forze. "Se sei un cacciatore di taglie, ti avverto che preferisco morire in duello prima di tornare ad Azkaban".
"Dunque, non ti resta che miagolarmi un motivo per non ucciderti" soffiò Conan togliendosi la maschera. "Potter era un bersaglio facilissimo, ma non hai attaccato".

"Lo diceva James che giravano strani amici di Piton a Hogwarts!" mormorò Sirius alzandosi a malapena in piedi. "Ebbene, che tu ci creda o no, sono qui per far conoscere a Harry la verità! ...Il vero traditore dei suoi genitori è a Hogwarts! Devo catturarlo... ucciderlo!!!".
"Davvero, miao? Ah, è per questo che sei entrato nel castello ad Halloween!" miagolò Conan incuriosito. "Allora... fuori il nome del traditore".
"E'... è que... quella carogna di Peteeehh..." rantolò Black prima di crollare svenuto tra la neve.
Per Conan era venuto il momento di prendere una decisione importante.
Senza esitare prese il corpo di Sirius Black e se lo caricò sulle spalle, poi si smaterializzò insieme a lui, destinazione 'la Stamberga Strillante'.

Fu una vera fortuna che alla Stamberga Strillante ci fosse ancora un letto intatto e qualche coperta di lana negli armadi.
Bastò il delizioso profumo proveniente da un vassoio di arrosto misto con patatine per far ridestare Sirius.
"A proposito di fedeltà e tradimento, miao, la cucina di Aberforth Silente non tradisce mai!" miagolò Conan sgranocchiando una costola di rosticciana. "Per questa sera, dovremo accontentarci delle ordinazioni dei clienti della taverna alla 'Testa di Porco', ma non sono poi così male! ...In quel locale, gli avventori bevono così tanto per dimenticare che poi si scordano anche dei piatti che hanno ordinato, eh, eh, eh!".

"Perché non mi hai consegnato ai Dissennatori?" chiese Sirius mentre portava il cibo alla bocca come se non la avesse mai fatto. "Si può sapere chi...".
"Miao, appartengo alla nobile specie degli stregatti e mi chiamo Conan. In un certo senso sono un evaso anch'io... dal castello!" lo interruppe Scintillo in tono soave. "Perché complicarci la vita con i Dissennatori?".
"Credi alla mia storia, Conan?" domandò Black afferrando del pane e un boccale di burrobirra.
"Il nome del traditore" rispose prudentemente Scintillo. "Ho bisogno di fare miagolosi riscontri!".
"Peter Minus! ...James Potter e Lily Evans sono stati traditi da Peter Minus!!!" esclamò il padrino di Harry. "Sono morti per colpa sua, come anche tutti i babbani uccisi al momento del mio arresto".

"Miao, tutti sanno che Peter Minus è stato ucciso da te in duello, ma sono sicuro che vorrai stupirmi con altre informazioni!" miagolò il professore di Armi e Arti Marziali Magiche gustandosi una coscia di pollo. "Hai almeno una prova che affermi il contrario?".
"E' un Animagus non registrato, come me" precisò Sirius schiumando di rabbia. "Quella spia di Peter può trasformarsi in un maledetto topo!".
"Per tutti i ratti di Hogwarts, la questione comincia a farsi interessante!" esclamò Conan leccandosi i baffi. "Spero di non mangiarmi Peter Minus per sbaglio, perché distruggerei l'unica prova della tua innocenza".

"Dodici anni da innocente ad Azkaban..." mormorò l'uomo con le lacrime agli occhi, sporco e trasandato.
"Miao, a me sono bastati pochi mesi da colpevole, mahahahah!" aggiunse Conan rabbrividendo. "Non ho fatto altro che miagolare giorno e notte per tenere lontano da me i Dissennatori".
"Ahhhhh! ...Eri tu quello che disturbava il sonno ai detenuti del Reparto di Sorveglianza speciale!" esclamò Black pensando a quanto fosse piccolo il mondo magico. "I Dissennatori avrebbero voluto ucciderti... I detenuti avrebbero preferito prima torturarti".
"Già, ma poi sono stato trasferito agli arresti domiciliari a Hogwarts, grazie all'interessamento di Silente" spiegò Conan ridacchiando. "La mia condanna finirà allo scoccare del primo dell'anno, eh, eh, eh!".

"E allora cosa ci fa in giro uno stregatto mascherato da Gramo?" chiese l'evaso abbozzando un lieve sorriso.
"A quanto pare, la stessa cosa che fai tu, mio caro Animagus canino!" esclamò Conan divertito. "Proteggo Harry Potter".
"E dunque, cos'hai deciso fare?" domandò Black lasciandosi cadere sul letto. "Ti piacerebbe scatenare un'altra rissa con me, come ai vecchi tempi?".
"Miao, non ci sono infermerie disposte ad accoglierti, al momento... Farò finta di non aver incontrato il padrino di Harry Potter" borbottò il professor Scintillo grattandosi la testa. "Tuttavia, sarai controllato dal nostro Agente felino Grattastinchi. Se hai bisogno di qualcosa, chiedi a lui! ...Buona fortuna e buona pigrata!".

Infine, con un piccolo 'Puff!', Conan fece ritorno alla sua cuccia confidandosi esclusivamente con Pietra.
Lasciò Sirius Black alla Stamberga Strillante, esausto, ma di nuovo pieno di entusiasmo: quest'ultimo aveva trovato il primo essere vivente disposto a credere alla sua innocenza, anche se non era umano.


A Hogwarts, invece, il banchetto serale era appena terminato, ed era stato teatro di una lunga discussione tra Silente e Caramell riguardo l'opportunità della presenza dei Dissennatori nella scuola.
Di fronte al diniego irremovibile del Preside, il Ministro della Magia scosse la testa, si alzò e salutò gli insegnanti con meno cordialità del solito.
Ormai Piton era abituato ad assistere ai litigi di Albus e Cornelius, così non si rammaricò troppo del'epilogo di quella conversazione e decise di recarsi nel suo ufficio a concludere l'inventario degli ingredienti, prima dell'arrivo delle vacanza di Natale.

L'abile pozionista aveva appena finito di scrivere una nuova ordinazione di Bacche di Vischio, Asfodelo, e Bezoar, quando il Libro Stregatto degli Stregatti apparve zampettante per la prima volta davanti a lui.
La prima reazione di Piton fu quella di alzarsi lentamente dalla sedia e inchinarsi verso il libro felino, come si insegnava ai maghi che si trovassero di fronte a creature sconosciute, per non offenderle.
"Miao, mi hai preso per un ippogrifo? Sono il Mago Stregatto Violafucsia" miagolò il Fondatore grattandosi la copertina. "I miei eredi felini mi hanno miagolato molto bene di te".

"Sono onorato di ricevere la visita di un Fondatore" mormorò Severus Piton con un tono deferente e imbarazzato nello stesso tempo. "Pietra mi ha messo al corrente che posso dare il mio modesto contributo per Hogwarts".
"Miagolamente si, caro Severus!" miagolò Violafucsia allegramente. "Potresti cominciare con una tazza di té di erba gatta, corretta con latte parzialmente scremato, per esempio... Una zolletta di zucchero è sufficiente".
"Una coda di ratto essiccata al posto del limone?" chiese Severus alzando un sopracciglio.
"No, grazie! Alla mia età non riesco più a digerirle" miagolò il Fondatore sospirando. "Ma c'è anche qualcos'altro che potresti fare per la nostra scuola".
"Sono a Vostra disposizione" tagliò corto Piton.

"Allora... desidero farti conoscere quattro miei amici, miao" disse il Libro Stregatto degli Stregatti. "Hanno bisogno di un piccolo aiuto da parte tua".
"Conosco già Pietra, Conan, Daisy e Eileen, e ho sempre prestato loro il mio aiuto" replicò Piton leggermente confuso. "Non avrò alcun problema a...".
"Miao, per la verità, stavo miagolando di quattro carissimi amici umani" lo interruppe Violafucsia indicando lo stemma della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts appeso sulla parete dell'ufficio. "Tutti anziani quanto me!".

Lo sguardo di Piton seguì la zampetta uscita fuori dalla costola del libro, che puntava insistentemente in direzione del muro di fianco alla scrivania.
Si ritrovò ad osservare le rappresentazioni grafiche delle quattro case, cioè niente di nuovo.
Poi, improvvisamente, il Maestro di pozioni sbiancò in volto e rimase a bocca aperta, tornando a fissare intensamente il Libro Stregatto degli Stregatti.
"Loro?" sibilò Severus sbalordito. "Ma..."
"I loro dipinti, naturalmente" lo interruppe Violafucsia. "Invece, io ho sempre adorato zampettare, e mi sarei annoiato troppo all'interno di un dipinto... Ehm, miao, possiamo darci del 'tu', Severus".

"Ti ringrazio... ma tu non mostri le caratteristiche di un semplice dipinto: immagino che potresti perfino duellare, ragionare, e chissà cos'altro" obiettò Piton con sguardo indagatore.
"Miao, me lo aveva miagolato Pietra che avresti capito al volo!" esclamò il Fondatore felino sorseggiando il suo tè. "Inoltre, caro Severus, mi hai fatto perdere una scommessa con il mio amico Sal! ...Pensavo che ci avresti impiegato più di dieci secondi per comprendere che stavo miagolando dei quattro Fondatori umani di Hogwarts, ghghgh! ...Mai sottovalutare un Serpeverde".

"Quando ero ancora studente, Pietra mi miagolò di un potente incantesimo di magia perduto, inventato e conosciuto solo da Salazar Serpeverde, con una finalità simile a quella con con cui si crea un Horcrux, ma senza necessità di uccidere" disse il Maestro di Pozioni con un tono di voce incalzante. "Suppongo che non si tratti di una fiaba della buonanotte".
"In verità... il mio amico Salazar lo provò su di sé, ma per ironia della sorte, non aveva alcun effetto sugli umani" rispose Violafucsia strizzando una lettera 'O' del suo titolo come per fare l'occhietto. "L'incantesimo della Trasmigrazione dell'Essenza Astratta Vivente funziona solo su uno stregatto in punto di morte... Tuttavia non sono immortale, la mia essenza dipende dall'integrità dell'oggetto".

"Quindi... non è possibile trasmigrare tale essenza in un corpo vivente, ma solo in oggetti" dedusse Severus Piton affascinato.
"Esatto... è possibile utilizzare solo oggetti magicamente predisposti, come il libro di Magia Oscura scritto dallo stesso Salazar Serpeverde" precisò il Libro Stregatto degli Stregatti ridacchiando. "Ecco perché il Signore Oscuro mandò te e altri Mangiamorte a cercarmi nella Contea del Cheshire, pochi mesi prima della nascita di Harry Potter".
"Pertanto... il Libro Stregatto degli Stregatti e il Manuale perduto di Magia Oscura scritto da Salazar Serpeverde sono la stessa cosa" concluse Piton, travolto emotivamente dalla sua passione per le Arti Oscure. "E tu ne sei il Custode".

"Ed ecco il vero motivo per cui non mi sono mai fatto catturare, ghghgh!" miagolò Violafucsia grattandosi via una pulce magica irriguardosa. "Se Tom Riddle venisse a conoscenza di quanto è scritto in alcuni dei miei capitoli, non solo si confermerebbe il più potente Mago Oscuro di tutti i tempi, ma potrebbe diventare invincibile... Ora, bando alle ciance miagolate, ci stanno aspettando".

9 commenti:

  1. Ciao Stregatto, anche se un po' in ritardo con la pubblicazione, eccomi qui. Che dire? Un altro bel capitolo, che ci mostra qualcosa di inaspettato: Sirius aveva degli amici che si prendevano cura di lui, altro che vita di stenti e topi per poter sopravvivere! Scherzo, comunque approfondire personaggi interessanti, integrando le loro storie con dettagli nuovi e originali mi sembra una bella cosa. Prima è toccato a Piton, ora a Sirius, spero che verrà anche il turno di Lupin o Abefort. Un caro saluto da Lidia.

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    1. Miao Lidia,
      ricambiamo i miagolosi saluti!
      L'integrazione di nuovi personaggi, vicende, e oggetti magici sta alla base dell'idea miagolante con cui è nata la fanfiction.
      Non hai ancora idea dei 'casini' che combinerà tua figlia Kitty, per cui la sorte ha stabilito un destino molto particolare da...predestinata a essere qualcosa....Per la prima volta, anche se i due termini fanno a pugni, mi sento di miagolare di un 'miracolo magico'.

      (Prima guarda se in giro c'è Eileen e poi tenta uno miagolo-spoilerino)

      Miao, c'è una spada che assorbe solo ciò che la fortifica, la spada di Grifondoro, e poi si narra, in una fiaba felina, che un giorno nascerà una spada...vivente.
      Miracoli della magia!
      Indovina chi sarà la campionessa di Hogwarts del Torneo Quattrogatti?

      Scappa inseguito da Eileen, preso, e messo a dieta.
      Stregatto in attesa di...pane e latte.

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  2. Ciao Stregatto, la vera Kitty era una gatta molto tranquilla e casalinga, mi fa piacere che nella versione fantasy la sua vita sia avventurosa e piena di sorprese! Una domanda, ma cos'è successo al blog? Nessuno commenta, nessuno risponde, anche la pubblicazione degli articoli si è "arenata"... Alla prossima, Lidia.

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    1. Ciao Lidia, dietro segnalazione di Pietra ti rispondo a proposito del blog! Da circa un mese o poco più ha subito una battuta d'arresto, ed è dovuta al fatto che ho un numero crescente di impegni personali e lavorativi. In genere ero io a occuparmi della prima stesura dei post, mentre lo Stregatto si lancia in volo di fantasia con la sua fanfiction!
      Purtroppo, il calo drastico del mio tempo libero si riflette negativamente sul blog, e anche sui commenti da pubblicare. Li controllo saltuariamente, e puntualmente dimentico di approvarli e pubblicarli!
      Spero di poter recuperare il lavoro arretrato prima possibile, grazie per il tuo interessamento!

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    2. Buongiorno Eileen e Stregatto, di questi tempi il lavoro è diventato un lusso e una fortuna quindi, in questo senso, sono felice che non abbiate più molto tempo libero. Non ti preoccupare, un colpo di collare magico e rimetterai tutto a posto! Ciao da Lidia.
      P.s.: Stregatto, finalmente ho visto "Animali fantastici". Mi è piaciuto, e poi la scena dello snaso che rapina la gioielleria è davvero divertente!

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    3. Miao Lidia,
      Una famiglia di Snasi con cuccioli sarà presente a Hogwarts nella fanfiction, nel Calice di fuoco, ma non ti miagolo che cosa combineranno.
      Snasi un po' eccentrici, in stile...'Dobby'.
      Tuo Stregatto appeso per la coda.

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  3. Miao Lidia,
    evidentemente Kitty ha una doppia vita, ghghgh!
    Quando arriva la stagione delle vacanze estive e il tempo degli esami, tutti i blog sono statisticamente molto meno frequentati.
    Aggiungi a ciò problemi di connettività e manutenzione, nonché vari impegni lavorativi miagolanti personali, e il gioco miagolante è fatto.
    Del resto, se esaurissimo tutti gli argomenti in breve tempo, rimarrebbero solo i capitoli della fanfiction, ghghghgh!
    Se poi consideriamo Pottermore, noi siamo più prolifici, muahahahah!!!
    Tuo Stregattaccio in pigrata controllata.

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  4. Miao Pietra,
    ottimo come sempre... mi stupiresti solo se scrivessi un capitolo mediocre. Mi è piaciuto molto l'incontro tra Conan e Sirius... due reduci ma la battuta di Conan "Spero di non mangiarmi Peter Minus per sbaglio, perché distruggerei l'unica prova della tua innocenza" è veramente geniale.
    La chiusa del capitolo è ricca di suspence... quel ci stanno aspettando... anche noi aspettiamo... il seguito

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    1. Miao GattoCalderone,
      non poteva mancare il tuo commento, ghghgh! Grazie dei complimenti, ma credimi, è sempre più difficile tenere sotto controllo tutti i nuovi personaggi e miagolare qualcosa di originale.
      Stiamo preparando anche il Calice di fuoco aggiungendo Il Torneo Quattrogatti a Tremaghi, con Kitty la campionessa felina di Hogwarts tutta da scoprire.
      Gli altri due campioni sono Misha Stregattoff e Felix Gateaux.
      E allora perché quattrogatti? Perché ad ogni prova, partecipa come osservatore un insegnante, ghghgh!
      Speriamo di non deludere le aspettative, ma la Spada Vivente è un'idea quasi originale, muahahahah!
      Tuo Stregatto inseguito da Eileen per i miagolo-spoiler.

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